Milano (LaPresse) – Non c’è niente da fare. Passano le settimane, ma l’affaire Asia Argento rimane comunque il fulcro di questa edizione di ‘X Factor’. Anche a pochi giorni dalla partenza dei live, nonostante la presenza dei tanti talenti in gara, quel che suscita maggiore curiosità è, ancora adesso, l’esclusione dell’attrice dal programma e l’arrivo, al suo posto, di Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale. Durante la presentazione delle dirette, in partenza giovedì su Sky Uno, è al componente del collettivo che sono rivolte la maggior parte delle domande (con un Fedez apparso leggermente stizzito).
Ma Sky, nella persona del responsabile delle produzioni originali Nils Hartmann, rimane saldo sulle sue posizioni, in risposta a Adriano Celentano che ha accusato il colosso dell’intrattenimento di ipocrisia: “Di questa vicenda ne abbiamo dibattuto tanto, poi ognuno ha una sua opinione e ha il diritto di esprimerla. Ma nessuno di noi fa falsi moralismi o dà giudizi su Asia e su quello che è successo. Noi abbiamo mantenuto la nostra decisione, che all’inizio è stata presa di comune accordo con la Argento. Poi, se è successo altro, io non posso saperlo”.
Già, perchè ad un certo punto si è pensato a un possibile passo indietro di Sky e a un ritorno di Asia sulla sua sedia di giudice. Lei stessa ha fatto sapere di volerci essere. Tanto da portare i malpensanti a vedere nel suo in bocca al lupo al “biondino” che la sostituisce una frecciatina. Lodo, però, non la coglie: “Ho apprezzato, non ci ho visto nulla di male. Non sono malizioso”. Lui stesso, però, ammette: “Sono in una situazione peculiare. Mi trovo in un posto che era vacante e dove prima c’era una persona che avevo piacere di guardare da spettatore. Asia è stata brava, e le sue scelte sono parte dei motivi che mi hanno spinto ad accettare. Provare a difendere questi ragazzi è l’unica maniera che ho per onorare il suo lavoro”.
Il cantante degli Stato Sociale debutterà nello show televisivo
Ora, però, Lodo si troverà a dover dire “se sbagli sei fuori” ai concorrenti in gara e, forse, rischia di snaturare il suo modo di esprimersi, spesso diretto e coraggioso nei confronti della politica e dei fatti di attualità. “Qua – precisa però subito – nessuno mi ha detto di non dire qualcosa, credo però che ciò che dico durante uno spettacolo di Lo Stato Sociale, ribadito a questo tavolo toglierebbe attenzione ai protagonisti veri che sono i concorrenti. Non vorrei accentrare su di me l’attenzione, lo troverei scorretto”. Lodo preferisce formare dei cantanti che poi, eventualmente, possano più in là esprimere le loro idee: “Credo farebbe bene alla musica italiana avere artisti capaci di prendere posizione. Le grandi pop e rockstar americane, sappiamo cosa pensano di Trump, ed è un dato importante perchè crea una narrazione che non si spegne dopo la canzone”.
Intanto, polemiche a parte, lo show è pronto a partire e Hartmann assicura che sarà “il più bello di sempre”. Di 40mila aspiranti concorrenti, ne sono rimasti dodici. Di questi, cinque hanno portato ai provini un loro inedito, dimostrando che ogni anno il programma cerca di selezionare non solo interpreti ma anche autori. Per loro, da giovedì, arriva il momento della verità e la possibilità di giocarsi un posto nel mondo della discografia. Come l’anno scorso hanno fatto i Maneskin: non vincitori dello spettacolo, ma certamente nelle vendite, e che saranno gli ospiti di apertura dei Live per spronare ancora di più i ragazzi ad arrivare in fondo al percorso.
Chiara Troiano