Al via la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma alle Terme di Caracalla

Tantissime le iniziative e gli artisti. Bjork, Paolo Conte, Ennio Morricone e tanti altri

©Mauro Scrobogna / LaPresse

ROMA (LaPresse) – La stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma, nel consueto antico scenario delle Terme di Caracalla, inizia mercoledì 13 giugno. Al via con l’attesissimo unico concerto italiano di Björk al quale seguono una serie di Extra, già molto richiesti. Per poi proseguire a luglio insieme agli spettacoli di opera e quest’anno anche di balletto. Si rinnova così la scelta di proporre linguaggi diversi, tra le antiche mura che accoglieranno il vasto pubblico dei romani e dei turisti. Turisti attirati dal valore delle proposte e dal fascino dei luoghi.

“Coniugare popolarità e qualità dell’offerta è la linea sulla quale anche quest’anno abbiamo programmato la stagione estiva del Teatro dell’Opera”. Questo quanto dichiarato dal sovrintendente Carlo Fuortes

“Nel nuovo allestimento di Traviata, il regista Lorenzo Mariani immerge la storia notissima di Violetta nel mondo immaginario del cinema Anni ’60 in un omaggio alla Roma felliniana. Con l’altrettanto celebre vicenda di Romeo e Giulietta veniamo incontro al desiderio dei tanti che volevano rivedere la danza. Un grande balletto d’immediato impatto nella magica e grandiosa cornice delle Terme, con le nuove coreografie di Giuliano Peparini.

“Dopo il successo dello scorso anno ritorna Carmen nella regia di Valentina Carrasco, che la rende contemporanea su un confine lontano, ma sempre di drammatica attualità. E torna Roberto Bolle, immancabile star nell’estate di Caracalla. Speriamo di rendere così il repertorio più vicino a chi, turista o romano, magari solo d’estate vi si accosta, complice il fascino spettacolare delle rovine. Tra le mura antiche di Caracalla risuonano poi, in un dialogo sorprendente, anche tutti i diversi linguaggi della musica di oggi, sempre con proposte eccellenti: l’unico concerto italiano di Björk, Paolo Conte che celebra in due date i cinquant’anni di Azzurro, una sua canzone-mito. Sessanta sono invece gli anni di carriera che Ennio Morricone festeggerà con noi in quattro date, e poi James Taylor e Joan Baez, simboli dell’entusiasmo e della volontà di cambiare degli Anni Sessanta e Settanta”.

 

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