MILANO – E’ una delle edizioni più controverse dell’Eurovision Song Contest, la 64esima, che prende il via a Tel Aviv, dove domenica si è aperto il villaggio degli artisti.
Eurovision tra musica e polemiche
A infiammare le polemiche, il paese ospitante, Israele, che si è guadagnato l’organizzazione della manifestazione canora europea grazie alla vittoria di Netta Barzilai con il brano ‘Toy’ l’anno scorso. Associazioni palestinesi e organizzazioni di attivisti di tutto il mondo hanno chiesto agli artisti di boicottare l’evento. Per le politiche dello Stato ebraico nei confronti dei palestinesi.
I motivi della contestazione
Domenica uno striscione che invita i turisti “a vedere il quadro completo” è stato esposto dalla ong pacifista israeliana Breaking The Silence sulla strada che porta dall’aeroporto alla città. In prima fila contro la kermesse, il movimento internazionale Bds per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele. Che sul proprio sito ha ospitato l’appello di musicisti e artisti palestinesi per disertare la manifestazione. Tra i più accesi sostenitori del Bds c’è l’ex leader dei Pink Floyd, Roger Waters, che anche in questo caso ha chiesto ai suoi colleghi di non partecipare allo show.
L’appello di Roger Waters ai colleghi
Il musicista in particolare si è rivolto a Madonna, che sarà la superospite la sera della finale, sabato 18 maggio. Suggerimento ignorato dalla Regina del Pop che sarà salirà sul palco dell’Eurovision Song Contest. Rogers in passato aveva chiesto ad altri colleghi celebri, come Nick Cave e Radiohead, di non suonare in Israele. Ingaggiando dispute verbali via social con il cantautore australiano e la band inglese, che avevano entrambi confermato i propri show nello stato ebraico.
L’Italia punta su Mahmood
Polemiche a parte, dal punto di vista dello spettacolo l’Italia punta su Mahmood, che in virtù della vittoria all’ultimo Festival di Sanremo si è guadagnato la partecipazione all’Eurovision. Dove canterà proprio ‘Soldi’, la canzone con cui ha trionfato all’Ariston. Tra i favoriti c’è il 19enne francese di orgini marocchine Bilal Hassani, che presenta ‘Roi’ e si autodefinisce “il volto e la voce della gioventù Lgbt”.
Bar Rafaeli sarà la padrona di casa dell’evento
La manifestazione in programma all’Expo di Tel Aviv vedrà tra i conduttori una celebrità di casa, la modella Bar Refaeli. La prima semifinale è in programma martedì, la seconda giovedì. Mentre la finale andrà in scena sabato sera, con Francia, Italia, Spagna, Regno Unito, Germania e il paese ospitante, Israele, che, come da regolamento, accederà direttamente alla serata finale.
(LaPresse/di Niccolò Borella)