MILANO – “Nessuno potrà fermare la rivolta popolare. Andremo avanti fino a quando non avremo scardinato questo sistema marcio, corrotto, composto da persone legate alla criminalità organizzata”. Lo dice al Corriere della Sera Lulzim Basha, 44 anni, leader del Partito democratico, ex sindaco di Tirana, ex ministro dell’Interno e ora principale oppositore di Edi Rama. Il premier socialista contro cui migliaia di albanesi hanno protestato tentando di irrompere nel palazzo del governo.
L’Albania tra corruzione e brogli elettorali
“Qui la corruzione è galoppante”, spiega Basha, che imputa a Rama di aver imbrogliato alle elezioni del 2017. “Le intercettazioni della magistratura – precisa – dimostrano che Edi Rama ha comprato i voti e i seggi attraverso il crimine organizzato. In almeno quattro circoscrizioni elettorali importanti dell’Albania”.
Il leader dell’opposizione Besha accusa il governo
Le due accuse al governo – corruzione e brogli – portano Basha a chiedere le dimissioni, l’apertura di un’inchiesta contro i ministri e un governo di transizione “con persone senza legami con il crimine organizzato e gli oligarchi corrotti. E che prepari le riforme necessarie e urgenti per elezioni libere e l’avvio di un vero negoziato di adesione dell’Albania all’Unione europea”. “Ci chiamano la Colombia d’Europa perché questo governo ha comprato i voti con i soldi derivanti dalla vendita di marijuana”, sostiene il leader dell’opposizione.
(LaPresse)