MILANO – Il Governo conferma che non ci saranno nuovi rinvii per chiudere la partita Alitalia. Il ministro Di Maio ha infatti assicurato che verranno rispettati i termini per la presentazione delle offerte vincolanti fissati per il 15 luglio e ha aggiunto un altro tassello sulla composizione della prossima struttura azionaria della compagnia. Secondo fonti del Mise la maggioranza assoluta del vettore sarà detenuta da Fs e Tesoro che avranno quindi il 50% più uno del pacchetto azionario. Della partita farà parte anche l’americana Delta mentre continua la caccia a un eventuale quarto partner.
Alitalia, escluso Lotito
La girandola dei pretendenti appare essersi fermata e dalla possibile partecipazione appare escluso il patron della Lazio Claudio Lotito che non sembra aver convinto il governo italiano sulla sostenibilità della sua offerta. Tra i pretendenti c’è anche l’imprenditore colombiano Germàn Efromovich, azionista di maggioranza di Avianca. Il 69enne di origini polacche incontra l’ostilità di Delta a un ingresso e a creare problemi anche il fatto che Avianca fa parte dell’alleanza Star Alliance opposta a Delta e alla stessa Alitalia. In movimento anche il gruppo Toto (ex Air One) che secondo fonti avrebbe in agenda incontri sia con Fs che con Delta.
Resta il nodo Atlantia
Sullo sfondo resta il nodo Atlantia. La holding ha una importante solidità finanziaria e controlla lo scalo di Fiumicino con Aeroporti d Roma. Ma nei suoi confronti resta l’ostracismo decretato dal ministro di Maio per la vicenda legata al crollo del ponte di Genova, con il M5S che insiste nel revocare la concessione autostradale ad Aspi, controllata da Atlantia. “Se Atlantia vuol fare un’offerta per Alitalia la può fare, l’importante è che non pensi che ci si sono scambi sul tavolo delle concessioni autostradali”, ripete Di Maio,
Quote di maggioranza a Mef e Fs
Per la newco ci sono quindi solo alcuni punti certi: Fs avrà il 35%, l’americana Delta una quota tra il 10 e il 15% e il Ministero dell’Economia entrerà con circa il 15%. Sul tavolo c’è al momento un miliardo e per completare il progetto servono almeno 300 milioni. Resta da sciogliere il nodo per il restante 40% mentre crescono le preoccupazione dei sindacati che hanno confermato per il 26 luglio uno sciopero di quattro ore dell’intero trasporto aereo.
(LaPresse/di Paolo Tavella)