ROMA – La nuova Alitalia è ancora in bilico e serve quindi altro tempo, anche sull’assetto occupazionale. Mentre Fs lavora sottotraccia per la trattativa con Delta e EasyJet, dai commissari arriva una richiesta di rinvio per la cassa integrazione straordinaria. La triade Discepolo-Laghi-Paleari ha infatti inviato alle organizzazioni sindacali (Filt Cgil, Filt Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto Aereo) e alle associazioni professionali (Anpac, Anpac) una lettera per avere altri sei mesi di cigs per 1.010 dipendenti.
Alitalia, i commissari chiedono una proroga per i dipendenti
L’attuale cassa scade il 23 marzo: la proroga richiesta è dal 24 marzo al 23 settembre. I dipendenti coinvolti sono 850 di terra e 160 di navigazione a rotazione, nello specifico 90 comandanti e 70 del personale di cabina. Ora si aprirà un confronto tra i commissari e i sindacati, ma al momento non è stato ancora fissato un incontro al Ministero del Lavoro.
L’appello dei sindacati
Solo 24 ore fa i sindacati avevano lanciato un segnale preciso, annunciando 4 ore di sciopero nazionale nel trasporto aereo per lunedì 25 marzo. Il motivo? La situazione del settore, strategico per il Paese, “è estremamente grave. Alla base dello sciopero – hanno ribadito le sigle di settore – c’è la situazione Alitalia, il cui esito non è affatto scontato, con circa 1500 addetti ancora in Cigs e la mancanza di un riscontro su alcune criticità gestionali e altre legate al costo del lavoro”.
L’ipotesi dell’intervento governativo
Su Alitalia si aspettano novità nella prossima settimana con un nuovo cda di Fs, e resta da sciogliere il nodo della partecipazione del Mef. Molti avevano parlato di una partecipazione anche sopra il 15%, ma il ministro Giovanni Tria ha ribadito che la compagnia “non deve essere resa pubblica, e si deve trovare una soluzione di mercato”. Detto questo, il suo dicastero ha dato disponibilità ad un intervento del Governo a condizione che ci sia un piano industriale che regga in un contesto concorrenziale, e che vengano rispettate tutte le norme comunitarie.
Il dossier Air France-Klm
Regole Ue che saranno protagoniste anche in un altro dossier aereo, quello di Air France-Klm. Il governo olandese, sulla scia di quanto annunciato da quello italiano per Alitalia, ha annunciato che intende acquisire almeno una quota del 12,68% del capitale della compagnia aerea per difendere i propri interessi. “L’obiettivo è di ottenere finalmente una posizione equivalente a quella dello Stato francese”, ha spiegato ministro delle Finanze, Wopke Hoekstra.
Il titolo ha perso quasi il 12% in Borsa e la mossa è stata accolta molto freddamente dal governo francese. “Il governo non è stato informato di questa decisione e della sua messa in opera. Ne prendo atto. Spetta ora al governo olandese chiarire le sue intenzioni”, ha chiosato ll presidente francese Emmanuel Macron.
(AWE/LaPresse/di Alessandro Banfo)