ROMA – Stretta sul dossier Alitalia. E senza possibilità ufficiale di nuove proroghe (sarebbe la quinta) sul tavolo. Esattamente tra una settimana, il 15 luglio, scade la deadline per l’offerta vincolante della cordata guidata da Fs e in questi giorni l’agenda di incontri è caldissima.
La trattativa con i soci è in corso
Secondo fonti vicine al dossier, rappresentanti del gruppo Toto (già in Air One) dovrebbero vedere nelle prossime ore sia Ferrovie dello Stato che Delta. Attenzione però, perché tra i pretendenti c’è anche l’imprenditore colombiano Germàn Efromovich, azionista di maggioranza di Avianca. Il 69enne di origini polacche, secondo alcuni rumors, sarebbe in arrivo personalmente a Roma per incontrare Mediobanca, advisor dell’operazione.
Dossier Alitalia, il 15 luglio il termine ultimo
Per la newco ci sono alcuni punti certi: l’azienda guidata da Gianfranco Battisti avrà il 35%, l’americana Delta una quota tra il 10 e il 15% e il Ministero dell’Economia entrerà con circa il 15%. Sul tavolo c’è al momento un miliardo e per completare il progetto servono almeno 300 milioni. Chi entrerà per il restante 40%? Oltre a Toto e alla new entry Avianca, c’è anche la manifestazione di interesse di Claudio Lotito, patron della Lazio; non è escluso che anche lui possa incontrare esponenti della cordata volta dal governo, in questa sorta di casting per l’ex compagnia di bandiera.
Il caso Atlantia scuote il M5S
Il partner di settore Delta avrebbe infatti alcuni dubbi su Efromovich (che fa parte dell’alleanza opposta Star Alliance), mentre caldeggerebbe la carta Atlantia. La holding ha una importante solidità finanziaria e, dettaglio non trascurabile, controlla il cruciale scalo di Fiumicino con Aeroporti d Roma. Il dossier però è legato a doppio filo alla vicenda Aspi, con il M5S che insiste nel revocare la concessione autostradale al Gruppo dopo il crollo del Ponte Morandi. “Se Atlantia vuol fare un’offerta per Alitalia la può fare, l’importante è che non pensi che ci si sono scambi sul tavolo delle concessioni autostradali”, è il mantra ripetuto dal ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, poco propenso ad una normalizzazione dei rapporti che potrebbe sfociare nel coinvolgimento nel vettore.
Di Maio dice no al rinvio
E mentre monta la preoccupazione dei sindacati dopo l’incontro al Mise, proprio da Via Molise si ribadisce il paletto temporale: Non esiste alcun rinvio della deadline per la chiusura del dossier Alitalia. Il termine ultimo è fissato a lunedì 15 luglio e solo dopo inizierà la discussione sul piano industriale della newco assieme alle sigle sindacali. Al momento c’è folla al check-in: difficile dire quanti otterranno il biglietto per il decollo della nuova Alitalia.
(AWE/LaPresse/di Alessandro Banfo)