ROMA – Niente manovra correttiva e puntare tutto su Alitalia. Le linee guida per le prossime mosse del governo le detta Matteo Salvini. Incassato il voto dei 5 Stelle per il no a procedere sul caso Diciotti, il leader della Lega torna ad occupare il dibattito politico a 360 gradi. In particolare, la questione Alitalia è argomento ‘delicato’, che il governo dovrà affrontare a stretto giro. Un tema però scivoloso.
Salvini: “No a manovra correttiva, non aumentiamo le tasse”
“Non ci sarà una manovra aggiuntiva“, così Matteo Salvini ad Agorà. Non ci sarà nessun intervento correttivo quindi. Si era ipotizzato una manovra-bis per disinnescare la clausole di salvaguardia previste nella legge di Bilancio. Per il segretario del Carroccio è uno scenario improbabile. “Non si saranno nuove tasse. Non ci sarà una patrimoniale o tasse sulla seconda casa“, ha aggiunto il ministro dell’Interno e vicepremier. “Stiamo lavorando invece a una revisione delle aliquote Irpef. Ad esempio per portare quella al 23% fino al 20%”.
Salvini rilancia su Altialia: “Importante avere una compagnia di bandiera che punti sul Paese”
Ma il tema caldo è e resta il futuro di Alitalia. Il dossier della compagnia di volo è nelle mani del governo e ipotesi vogliono la partecipazione dello Stato fino al 51%. Salvini non è entrato nello specifico delle quote azionarie, né ha parlato di nazionalizzazione o semi-nazionalizzazione. Però le sue parole sono state abbastanza chiare: “Mi interesse che chi deve arrivare in Italia ci arrivi. Il turismo per noi è come il petrolio per l’Arabia Saudita“. Ma ciò che preme al vicepremier è non cedere Alitalia a compagnie estere senza garanzie. “Mi interessa che non ci sia una compagnia di bandiera venduta o svenduta a compagnie estere che poi farebbero gli interessi dei loro paesi. Senza commettere gli errori del passato, è molto importante avere una compagnia di bandiera che punti sul nostro Paese. Vanno riaperte alcune rotte che sono state chiuse“.