MILANO – Svolta nel caso Alitalia. Con un colpo di scena in parte annunciato, il presidente della Lazio Claudio Lotito ha confermato, come riferito da fonti vicine al dossier, di aver presentato un’offerta riservata per Alitalia. Dando sostanza alle voci su un suo interessamento che giravano da alcuni giorni.
Lotito scende in campo sul caso Alitalia
L’entrata in campo di Lotito arriva a tre giorni dalla scadenza del 15 giugno, per la presentazione di offerte vincolanti per rilevare la compagnia, e nelle stesse ore in cui Atlantia, chiamata in causa come possibile partner, chiarisce seccamente di non essere della partita. In questo clima il governo resta comunque prudente con il ministro dell’Economia Giovanni Tria che specifica le condizioni e la tempistica di un eventuale intervento del Tesoro, nelle stesse ore in cui il ministro dei Trasporti Toninelli, pur assicurando che “si sta lavorando intensamente” a una soluzione, non esclude nuovi rinvii e spiega: “Non sarebbero un problema”.
Il vertice con Conte e Di Maio
La questione è finita pure sul tavolo di un vertice non risolutivo a Palazzo Chigi con Conte e Di Maio, al termine del quale fonti della Lega spiegano: “Sono state semplicemente valutate le opzioni sul tavolo, soprattutto le manifestazioni di interesse giunte fino ad oggi, per arrivare a definire presto la questione”. E tra queste anche quella di Lotito. Intervenendo al question time alla Camera il ministro Tria è apparso prudente: “La tempistica per l’intervento del Mef su Alitalia prevede in primo luogo la presentazione di una proposta d’acquisto vincolante da parte dei soggetti che hanno manifestato interesse. E, dopo valutazione dei commissari e del Mise, l’emanazione di un decreto del ministro dello Sviluppo economico di autorizzazione alla cessione dei complessi aziendali della procedura di vendita”.
La linea possibilista di Toninelli
Sui tempi della soluzione Toninelli appare possibilista: “Non so se si andrà verso una nuova proroga, ma se ci fosse non sarebbe assolutamente un problema. I dossier vanno ben gestiti con i tempi giusti. L’importante è mettere al centro il rinnovo e il rilancio di un vettore nazionale come Alitalia spolpato in tanti decenni dai fenomeni della politica. Questo stiamo facendo”.
Atlantia si tira fuori dai giochi
A complicare la vicenda anche la secca smentita di Atlantia che in una nota ha sottolineato di non essere della partita. “Non hanno nessun fondamento notizie circa presunti accordi, ancorché preliminari, per una eventuale partecipazione alla newco Alitalia. Pur essendo molto attenta al futuro di Alitalia in considerazione della sua importanza per Aeroporti di Roma, attualmente Atlantia è già impegnata in Italia su numerosi e complessi fronti”. Lo stop di Atlantia non preoccupa comunque il vice-premier Salvini. “A me basta che si tutelino 11mila posti di lavoro e che l’Italia abbia una compagnia di bandiera efficiente, che guardi al futuro, che cresca e compri aerei. Io non ho pregiudizi nei confronti di nessun investitore”.
(LaPresse/di Paolo Tavella)