Allerta virus cinese: scanner termici a Fiumicino, percorsi ad hoc negli ospedali

Operativo il raccordo con le reti di medici di base e pediatri mentre lavora senza sosta la task force del Ministero della Salute

Foto Ufficio Stampa Aeroporto Fiumicino/LaPresse

ROMA – Controlli con scanner termici, percorsi dedicati in ospedali e aeroporti, piani di emergenza nei principali presidi sanitari. Nonostante il rischio coronavirus in Italia al momento resti “moderato”, l’allerta, come in tutta Europa, è massima. All’alba di giovedì sono stati sottoposti a controlli i 202 passeggeri atterrati a Fiumicino sul volo proveniente da Wuhan. La città cinese dove si è registrato il principale focolaio di infezioni.

Le misure di sicurezze negli aeroporti

L’aeroporto Leonardo Da Vinci dispone infatti di una struttura decentrata rispetto ai terminal, realizzata da Adr su indicazione del ministero, per accogliere i passeggeri a rischio. Anche perché lo scalo è quello deputato a gestire tutti i voli in emergenza sanitaria. All’arrivo, i passeggeri vengono sbarcati e trasportati con un mezzo interpista nel cosiddetto ‘canale sanitario’.

Gli scanner termici

Al suo interno esistono infatti due percorsi dotati di telecamere termiche che i passeggeri attraversano per la rilevazione della temperatura corporea. Le immagini vengono visionate in tempo reale da personale medico che provvede a segnalare eventuali situazioni anomale. Quando, come nel caso di giovedì mattina, tutto appare nella norma, i passeggeri proseguono verso il terminal per i normali controlli di immigrazione e ritiro bagaglio. In caso contrario scatta la procedura per il trasporto della persona a rischio nel più vicino centro specializzato.

Percorsi ad hoc negli ospedali

Si è poi svolto a Palazzo Lombardia l’incontro fra i rappresentanti dell’unità operativa prevenzione della direzione generale Welfare e i responsabili degli operatori sanitari. Venerdì si terrà la riunione voluta dalla Regione Lazio presso l’ospedale Spallanzani di Roma. Nel corso della quale verrà illustrato il protocollo da seguire per la gestione di eventuali casi con sospetta patologia da coronavirus.

La linea del ministro Speranza

Intanto il ministero ha attivato negli ospedali che si occupano di malattie infettive le procedure per la presa in carico dei pazienti. Con percorsi dedicati e presidi per ridurre la trasmissione per via aerea. Operativo il raccordo con le reti di medici di base e pediatri mentre lavora senza sosta la task force del Ministero della Salute. E il ministro Roberto Speranza assicura: “Siamo in stretto contatto con tutte le istituzioni internazionali” e le misure sono coordinate “a livello comunitario”.

(LaPresse/di Alessandra Lemme)

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