Alluvione a San Felice, cinque giorni senza notizie di mamma e figlio. Una piccola imbarcazione scandaglia l’ex cava Giglio

Inchiesta sul disastro, parte il blitz

SAN FELICE A CANCELLO – Quinto giorno di ricerche dei due dispersi ma fino ad ieri sera nessuna traccia di mamma e figlio travolti dalla furia dell’acqua a Talanico. I corpi di Giuseppe Guadagnino e la madre Agnese dopo la frana di martedì 27 agosto, che provocò un fiume di fango e detriti che ha invaso il centro abitato, sono introvabili. I vigili del fuoco di Caserta stanno concentrando le ricerche nell’invaso dell’ex cava Giglio, dove tre giorni fa sono confluite parte delle acque melmose provocate dalla frana; un luogo oggetto da anni dell’attenzione dei media per via dell’inquinamento che vi si registra, dovuto alla presenza di rifiuti galleggianti. Sul fondale dell’invaso era stata vista quella che sembrava una sagoma umana, ma poi si è scoperto che si trattava di una macchia d’olio. Alle ricerche coordinate dalla Prefettura di Caserta partecipano i volontari di Croce Rossa e Protezione civile, personale dei carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, sono comunque in corso lungo tutto l’alveo del canalone che costeggia la frazione e nei terreni adiacenti. Ritrovato anche il motore dell’Apecar su cui si trovavano mamma e figlio al momento di essere travolti dalla furia dell’acqua; si trovava proprio nel laghetto adibito a discarica illegale di rifiuti. Da oggi invece sul versante delle indagini i carabinieri inizieranno ad acquisire atti di appalti per la manutenzione delle zone rosse a Talanico e i certificati della fine dei lavori per conto della Procura che ha aperto un fascicolo per disastro colposo. Il reato ipotizzato nel fascicolo d’indagine però è destinato a mutare. Improponibile l’ipotesi che la donna e il figlio siano vivi, quando saranno rinvenuti i cadaveri la Procura metterà a punto un diverso reato, come quello di omicidio colposo. Oggi con le prima luci dell’alba le ricerche riprenderanno sempre con maggiore difficoltà; il fango trascinato dall’acqua a valle si è indurito e scandagliarlo è difficile. I corpi però forse sono giunti nell’ex cava, ora colma di acqua.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome