Altra Italia, il progetto politico lanciato da Silvio Berlusconi per tentare di recuperare spazio al centro si è rivelata un boomerang. Fedelissimi del cavaliere come la vicepresidente della Camera Mara Carfagna hanno detto no. Anche il governatore ligure Giovanni Toti ha detto addio ai forzisti, ma per l’ex presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani si tratta solo di capricci.
La farsa del cambiamento
Altra Italia che comprenderà partiti satellite dall’Udc al movimento di Parisi, per molti è solo l’ennesimo finto tentativo di rimescolare le carte in Fi per continuare a garantire rendite di posizione ai soliti noti. Perfino Carfagna, che avrebbe avuto ‘un posto al sole’, ha deciso di ribellarsi e dire no. E’ chiaro a tutti che i cittadini chiedono un cambiamento sostanziale e non apparente, eppure c’è chi continua a ‘infischiarsene’.
Tajani il moralizzatore
E’ il caso di Tajani che ‘sale in cattedra’ e da lezioni su ciò che è giusto o meno fare. Nell’interesse di chi non è chiaro. “La politica non si fa sugli organigrammi – ha detto banalmente – ma sulle idee. Basta con polemiche e capricci. Questo è il momento di essere uniti e lavorare tutti con umiltà, modestia e tenacia senza pensare ai galloni o ai pennacchi. Tanto, di capo, ce n’è uno solo: Berlusconi; e non esiste un suo successore”. E se quest’ultima affermazione è vera, allora non esiste futuro per Fi o Altra Italia che sia.
Parole a vuoto
Ogni decisione è stata presa Altra Italia non è la soluzione giusta per riconquistare consensi. Toti ha lasciato e la Carfagna non intende tornare sui suoi passi certa che i cittadini chiedano altro. In che modo evolverà la situazione è da vedere. Resta sul tavolo l’ipotesi di un ulteriore partito composto da pezzi di Fi e pezzi del Pd guidati proprio dalla vicepresidente.
Il rinnovamento che non c’è
I berlusconiani con l’annuncio dei congressi hanno creduto in un cambio di rotta, ma era un finta. Tajani, però fa finta di niente ed improvvisa un elogio al rinnovamento che non c’è. “Abbiamo avviato una fase di cambiamento generale – ha spiegato (peccato nessuno se ne sia accorto ndr) –. Dal punto di vista politico, Berlusconi ha lanciato Altra Italia all’insegna dell’apertura per occupare lo spazio libero tra la Lega e il Pd. L’obiettivo è creare una forza di centrodestra con anima liberal riformista e cattolica nella quale Forza Italia sarà la parte promotrice”. Insomma, la solita solfa.