Amore malato e terrore alla Stella: la picchia sotto casa, arrestato stalker alla vigilia del 25 novembre

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NAPOLI – Un paradosso crudele, un’ombra cupa che si allunga sulla giornata simbolo della lotta. A poche ore dal 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, i Carabinieri della Stazione Napoli Stella hanno scritto l’ennesimo capitolo di una battaglia quotidiana, arrestando un uomo di 32 anni per stalking e lesioni. Una tragedia sfiorata che si è consumata nel cuore del quartiere, un copione drammatico fatto di possessione, alcol e violenza.

La vittima è una donna di 33 anni, il suo persecutore un uomo di 32, entrambi stranieri ma da anni residenti in Italia. La loro era stata una relazione breve, durata pochi mesi, ma sufficiente a trasformarsi in un incubo. Lei aveva trovato la forza di interrompere quel legame, un “amore malato” avvelenato dal vizio di lui: l’alcol. Ogni volta che beveva, la sua aggressività esplodeva in percosse. Ma l’uomo, incensurato fino a ieri, non ha mai accettato la fine della storia. Accecato da un’ossessiva idea di possesso e annebbiato dai fumi dell’alcol, ha iniziato a perseguitarla, trasformando la vita della sua ex compagna in un inferno. Quasi ogni sera si presentava sotto casa sua, un’inquietante e terrificante routine che le aveva tolto la pace.

Ieri mattina, però, la donna ha deciso di dire basta. Stremata dalla paura, ha varcato la soglia della Stazione Carabinieri Napoli Stella, determinata a spezzare quella catena di terrore. È stata accolta nella “stanza tutta per sé”, uno spazio protetto e accogliente pensato per le vittime di violenza di genere. Lì, al riparo da sguardi indiscreti, ha raccontato tutto: le aggressioni, le minacce, la paura costante. Il suo racconto, dettagliato e sofferto, ha fatto scattare immediatamente il “codice rosso”, la procedura d’urgenza che mobilita le forze dell’ordine a tutela della vittima.

Sono passate solo poche ore da quella denuncia. Ore in cui la speranza di una nuova libertà si è scontrata con la brutale realtà. In serata, l’uomo si è ripresentato sotto l’abitazione della 33enne. Anche questa volta era ubriaco. L’ha vista, l’ha afferrata e l’ha aggredita con furia, colpendola ripetutamente. Le urla della donna hanno attirato l’attenzione di un vicino di casa, il cui intervento provvidenziale ha permesso alla vittima di divincolarsi e scappare. In una fuga disperata, è corsa di nuovo verso l’unico luogo che in quel momento rappresentava la salvezza: la caserma dei Carabinieri.

I militari l’hanno accolta, soccorrendola e mettendola al sicuro, mentre la macchina della giustizia si metteva in moto con rapidità. Una pattuglia della stazione e una gazzella della compagnia Stella si sono precipitate sul luogo dell’aggressione. L’uomo è stato individuato poco distante: barcollante, in palese stato di ebbrezza, è stato bloccato e arrestato. Per lui si sono aperte le porte del carcere.

La donna, visitata dai sanitari, ha riportato ferite e contusioni in varie parti del corpo, segni visibili dell’inaudita violenza subita, ma fortunatamente sta bene. La sua denuncia ha attivato la rete di protezione, il suo coraggio le ha salvato la vita. Una vittoria della giustizia che, proprio alla vigilia del 25 novembre, suona come il più assordante dei moniti sulla strada ancora lunga da percorrere.

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