ROMA – “Dopo Fs, anche in Anas arriva il cambiamento che inizia dalla valorizzazione della parte buona che si trova già all’interno dell’ente. Oggi l’assemblea degli azionisti della Società delle strade ha nominato i membri del nuovo Cda e l’amministratore delegato è Massimo Simonini, un ingegnere molto apprezzato, dirigente responsabile di ponti, viadotti e gallerie, quindi un uomo che conosce benissimo le infrastrutture più delicate della grande rete viaria di Anas, circa 30mila chilometri, le opere che forse contano di più per la sicurezza e la qualità del viaggio dei cittadini”. Lo scrive su Facebook il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli.
Toninelli riparte da Simonini e Gemme
“Simonini, 55 anni, lavora nell’ente da più di un ventennio. Dunque, nessun capo azienda paracadutato dall’esterno secondo logiche di lottizzazione politica che non ci appartengono. Solo il riconoscimento del lavoro ben fatto, come accaduto in Ferrovie, e un impegno manageriale importante per il quale a Simonini si affianca Claudio Andrea Gemme nel ruolo di presidente: uno che sa il fatto suo in tema di gestione d’impresa, basta leggerne il curriculum per scoprirlo”, aggiunge.
La nuova Anas, via sprechi e poltrone
“Nasce così la nuova Anas. Sarà una sfida difficile, ma riusciremo a vincerla – sottolinea il responsabile del Mit -. L’ente dovrà tornare ad eccellere per efficienza e trasparenza. Basta sprechi e poltronifici. Toglieremo zavorre e zone grigie e ridaremo alla prima stazione appaltante d’Italia la veste di ente al servizio esclusivo dei cittadini, magari arricchito di nuovi compiti e nuove importanti missioni. E’ il caso di dirlo: la strada è lunga. Ma è quella giusta”, conclude Toninelli.
(Lapresse)