ROMA – Anche questa volta non manca. Luigi Bisignani è tra gli indagati dell’inchiesta sullo stadio dell’As Roma. Giornalista, scrittore di libri, ma anche lobbista: ha attraversato le tre Repubbliche da protagonista (o quasi). Mai sotto i riflettori, però. L’ombra è stata la sua cifra.
L’accusa
A Bisignani gli inquirenti contestano la tentata corruzione a Nunzio Luciano, presidente della Cassa Forense. Il ‘faccendiere’ sarebbe intervenuto per far modificare un articolo apparso su Dagospia. Il pezzo ‘attenzionato’ dall’indagato, sostiene l’accusa, non era gradito a Luca Lanzalone, presidente di Acea. A chiedere a Bisgnani di intervenire, afferma la Procura di Roma, è stato Luca Parnasi, il costruttore al centro dell’inchiesta sullo stadio della Roma.
Il personaggio
Bisignani negli anni Novanta è stato condannato nel processo Enimont. Il suo nome è finito pure nell’inchiesta P4, un’operazione che aveva tentato di districare i rapporti tra istituzioni e imprenditoria.