NAPOLI – Napoli primo in classifica in Serie A in coabitazione con la Roma, Napoli femminile in vetta nel massimo torneo nazionale insieme… alla Roma (e alla Lazio). Una piccola coincidenza che sottolinea come la città partenopea stia imparando, grazie alla lungimiranza dei dirigenti, a primeggiare anche nello sport. Aurelio De Laurentiis ha regalato al Napoli due scudetti in tre anni. Anche Marco Bifulco sogna di toccare queste vette. Intanto ha avviato – insieme ai soci, che come lui, credono nel progetto – un percorso molto consapevole e autonomo con investimenti importanti e grande senso di etica e responsabilità sociale. Non vanno dimenticati, infatti, gli enormi sforzi economici a fronte di entrate non ancora al pari con gli investimenti. Nonostante ciò, si potrà vincere già quest’anno? Chissà. Però, come conferma Melissa Bellucci, centrocampista del Napoli Women nell’intervista a Cronache, “il lavoro svolto fino ad ora ha permesso di porre le basi per un futuro vincente”.
Intanto domenica alle 12.30 ci sarà lo scontro diretto contro la Roma. Si tratta di una gara già decisiva, anche se è presto?
“Che arrivi presto o tardi, a noi non importa, pensiamo partita dopo partita. Ci stiamo preparando bene e sono convinta che la squadra abbia le potenzialità per fare risultato. Giochiamo in casa, ci sarà tanta gente che ci spingerà a dare il massimo per ottenere quello che vogliamo”.
Secondo lei, la Roma è la squadra più forte del campionato? Quella di domenica potrebbe essere una partita in grado di cambiare il corso della stagione?
“Abbiamo rispetto per la Roma. Affronteremo una squadra forte, ma sappiamo che il campionato è lungo e che bisogna tenere conto anche delle qualità di formazioni del calibro di Juventus, Inter e Lazio. Noi pensiamo al nostro percorso e a fine stagione tireremo le somme”.
Qual è il vostro obiettivo stagionale? Si può dire che è la salvezza?
“No, perché miriamo più in alto. Ne abbiamo parlato anche nello spogliatoio, non ci accontentiamo soltanto di difendere la categoria. Abbiamo cambiato mentalità e vogliamo alzare il tiro”.
Secondo lei, come si può definire il momento attuale della sua carriera?
“E’ un momento in cui ho cambiato posizione in campo. Il mister (Davide Sassarini, ndr), mi ha chiesto di legare il gioco e di spingermi più avanti. Diciamo che adesso sto giocando alla ‘De Bruyne’. La mentalità offensiva mi piace. Magari, così riuscirò anche a migliorare qualche numeretto per quanto riguarda gol e assist”.
Lei è della provincia di Fermo, come è il suo rapporto con Napoli?
“Diciamo che adesso sono innamorata della città. Quando ebbi la chiamata, ci fu qualcosa che mi spinse ad accettare subito. Però non è stato amore a prima vista. Napoli è una metropoli dove c’è caos, però, quando la conosci, capisci che è proprio questo che la contraddistingue. Adoro il calore dei napoletani e poi qui il calcio è tutto”.
Avete modo di vivere la città nonostante allenamenti e partite?
“Ci alleniamo quasi tutti i giorni e spesso dedichiamo il tempo libero al riposo. Però nel fine settimana capita di uscire e di comprendere ancora meglio che cosa significa vivere a Napoli”.
L’avvertite anche voi la grande passione dei napoletani per il calcio?
“Certo. Quando mi presento a qualcuno e rivelo di essere una calciatrice professionista, mi piace scorgere lo stupore nello sguardo delle altre persone. ‘Uà’, mi rispondono e mi confermano ancora una volta che qui il calcio è gioia”.
Le immagini della festa scudetto del Napoli e del bus scoperto fanno da sprone anche per voi?
“A maggio, quando il Napoli ha vinto lo scudetto, ero in piazza a festeggiare. Sono interista sin da bambina, ma quando sei a Napoli, ti senti parte di qualcosa. Ero contenta anche se gli azzurri hanno vinto lo scudetto dopo il testa a testa con i nerazzurri. In quei giorni pensavo che ci saremmo rifatti in Champions, ma non è andata così. Penso che anche quest’anno il discorso scudetto in Serie A sia tra Napoli e Inter. Tornando a noi, posso dire tranquillamente che ho provato a immaginare quali potessero essere le mie, le nostre, sensazioni se tutta quella gente venisse in strada per festeggiare noi. Mi sono venuti i brividi. Inoltre, sono stata al cinema per vedere il film sul quarto scudetto del Napoli e mi ha colpito la frase finale, quella che racconta come a Napoli vincere non sia l’unica cosa che conta, ma un sogno. A volte capita che i sogni si realizzano”.
E’ mai stata al Maradona?
“Purtroppo ancora no. Primo perché spesso il Napoli e il Napoli Women giocano nello stesso giorno, inoltre trovare i biglietti non è facile. A fine gennaio ci sarà la sfida di Champions contro il Chelsea, magari potrebbe essere l’occasione giusta per andare allo stadio”.
A proposito di stadio, cambierebbe qualcosa per voi giocare a Napoli invece che a Cercola?
“Non lo so, forse a Napoli ci sarebbe un pizzico di gente in più. Però, alla fine, ormai Cercola è casa nostra”.