MILANO – Eni conferma che intorno alle 5 di questa mattina è stato recuperato il corpo dell’operaio rimasto vittima dell’incidente accaduto ieri sulla piattaforma a gas Barbara F, al largo delle coste di Ancona. Il corpo, che si è inabissato all’interno della cabina a 70 metri di profondità, è stato recuperato. In seguito a un’operazione condotta da una squadra composta da personale addetto all’emergenza Eni e il coordinamento della Capitaneria di Porto.
Continuano le operazioni di messa in sicurezza e recupero della cabina e del braccio della gru. Eni conferma inoltre che l’operatore del mezzo navale rimasto ferito in modo più significativo è stato sottoposto ieri a un intervento chirurgico dall’esito positivo. Eni fa sapere che “sta proseguendo nello svolgimento di tutti gli approfondimenti possibili per individuare le cause dell’accaduto.
Secondo i primi rilievi, la gru oggetto dell’incidente era stata revisionata secondo normativa il 23 agosto 2018. E al momento dell’incidente il carico della gru, un serbatoio vuoto, era di 6,5 tonnellate. A fronte di una capacità massima consentita di 18 tonnellate”.
Ieri è avvenuto l’incidente
I vigili del fuoco sono al lavoro dalle 9.30 di ieri mattina per la ricerca di un operaio disperso in mare. Dopo un incidente che si è verificato sulla piattaforma Barbara F al largo di Ancona. “Intervento in atto dei vigili del fuoco per la ricerca di un operaio caduto in mare. A seguito del cedimento strutturale di una gru su una piattaforma petrolifera al largo della costa”, si legge in un tweet del 115. Secondo quanto reso noto da Eni, la gru che stava effettuando delle operazioni di carico si sarebbe staccata dalla struttura finendo in acqua. Nella caduta, la gru ha colpito il supply vessel. Ferendo due persone a bordo dell’imbarcazione. Al momento, l’operatore dalla gru risulta disperso.
(LaPresse)