MILANO (LaPresse) – “Come amministratore pubblico, continuo a sperare che vi sia stato un malinteso e che il governo si affretti a tornare sui propri passi. Come politico, mi sorge invece qualche dubbio. Davvero, non vorrei che qualcuno pensi che il colore politico possa diventare una discriminante. Sarebbe grave, molto grave”. E’ il commento in un comunicato di Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo dell’Emilia Romagna. Ciò, in riferimento alla vicenda denunciata dalla Regione e legata al bando emanato dal ministero dell’Interno (Spiagge sicure). Bando rivolto ai Comuni, per accedere a contributi finalizzati a sostenere attività di contrasto all’abusivismo commerciale.
“Domande che potevano essere inviate da un singolo Comune, oppure da Comuni confinanti insieme – si legge in un comunicato della Regione Emilia Romagna -. Ed è esattamente quello che hanno fatto Misano Adriatico e Riccione. Che, avendo da tempo un unico Corpo di Polizia Municipale, hanno trovato normale presentare un programma di lavoro comune. Sapendo che poi – se finanziato – avrebbero dovuto gestirlo insieme“.
“Il colpo di scena – continua la Regione – c’è stato quando dal Ministero hanno comunicato che la domanda, che era funzionale proprio perché unitaria, era stata divisa e del finanziamento avrebbe beneficiato solo il Comune di Riccione”. Che in realtà, come singolo Comune, non aveva presentato nessun progetto”.
Commenta Corsini: “E’ davvero sconcertante quanto sta accadendo e credo faccia benissimo il Sindaco di Misano Adriatico, al quale va la mia più ampia solidarietà, a chiedere alla magistratura di esprimersi su questa incredibile vicenda”. “Noi, in Emilia-Romagna, abbiamo le idee molto chiare – conclude Corsini – e ogni Amministrazione comunale o provinciale della nostra regione lo può testimoniare: per noi ci sono le Istituzioni, che sono tutte uguali. E non è certo il loro colore politico che influenza le scelte. E questo principio deve valere per tutti, nessuno escluso”.