Animali, Coldiretti Molise: ancora nulla sull’emergenza cinghiali

"A due mesi dalla presentazione della bozza di Decreto interministeriale proposto dalla Sottosegretaria Vannia Gava su indicazione della Commissione Politiche Agricole e su delega del Ministro alla Transazione Ecologica, Roberto Cingolani, nulla si è mosso per quanto riguarda la lotta ai cinghiali"

Foto LaPresse - Daniele Leone

CAMPOBASSO – “A due mesi dalla presentazione della bozza di Decreto interministeriale proposto dalla Sottosegretaria Vannia Gava su indicazione della Commissione Politiche Agricole e su delega del Ministro alla Transazione Ecologica, Roberto Cingolani, nulla si è mosso per quanto riguarda la lotta ai cinghiali”. Giuseppe Spinelli, delegato confederale di Coldiretti Molise, in una nota riferisce che “non si ravvisa alcuna volontà da parte del Governo di approvarlo”.

Il testo in questione prevedeva due sostanziali modifiche all’articolo 19 della legge 157 del 1992, ovvero l’ampliamento del periodo di caccia al cinghiale da tre a cinque mesi e la possibilità da parte delle Regioni di effettuare Piani di controllo e selezione nelle aree protette. “A oggi nulla si è mosso e dal ministro 5 Stelle Stefano Patuanelli non ci è arrivata alcuna comunicazione in merito. Non vorremmo dirlo, ma siamo sicuri che dietro questa brusca e pericolosa frenata dell’iter dell’approvazione del Decreto vi sia una chiara volontà politica dei pentastellati che non vogliono risolvere il problema dei cinghiali perché, probabilmente, secondo Patuanelli la vita dei cinghiali vale più della vita delle persone e delle produzioni agricole” prosegue Coldiretti.

La preoccupazione espressa da Coldiretti Molise segue l’annuncio diell’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Cavaliere che ieri ha denunciato la mancanza di volontà politica, a suo avviso, nella risoluzione dell’emergenza cinghiali.

“Non occorre ricordare – dice ancora Spinelli – che la situazione è gravissima. Le aziende chiudono, ormai stremate economicamente, oltre che moralmente, dai danni incalcolabili causati da questi animali il cui numero è assolutamente fuori controllo. Come se ciò non bastasse, poi, i cinghiali, ormai padroni del territorio, causano incidenti stradali, talvolta anche mortali, e scorrazzano indisturbati nei centri abitati. Di recente si è inoltre aggiunto il pericolo di diffusione della Psa, la Peste suina africana, che sarebbe più corretto chiamare peste dei cinghiali essendo questi animali selvatici a diffonderla con il gravissimo rischio che se anche un solo capo in un allevamento ne venisse contagiato, tutti gli altri verrebbero abbattuti in via precauzionale, salvo poi verificare, a cose fatte, se tutti gli altri fossero stati infettati o meno”.

Coldiretti invoca un’accelerata all’iter di approvazione del Decreto “perché questo rappresenta un primo concreto passo verso il contenimento del numero dei cinghiali che altrimenti continuerebbe ad aumentare distruggendo di fatto l’agricoltura come anche la biodiversità del nostro Paese” ed esprime indignazione per “l’assordante silenzio del Presidente della nostra Regione Donato Toma”.

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