Animali maltrattati, Martire a processo

Il 45enne è accusato di aver tenuto in condizioni disastrose cavalli, cani e un cammello

CASAL DI PRINCIPE – Salvatore Martire, 45enne, è stato portato a giudizio davanti al giudice Cioffi del Tribunale di Napoli Nord. L’accusa mossa nei suoi confronti è quella di maltrattamenti di animali e abuso edilizio. Secondo quanto sostenuto dalla Procura, Martire avrebbe tenuto in condizioni precarie diversi animali, tra cui cavalli, cani e un cammello, facendoli vivere in uno stato di abbandono e sofferenza.
Nel dettaglio, l’accusa sostiene che i sei cavalli detenuti da Martire versassero in condizioni di salute estremamente precarie, con evidenti lesioni agli arti e costretti a vivere in un box angusto, senza finestre e adeguate condizioni di ventilazione. Il pavimento, inoltre, sarebbe stato ricoperto di sterco. Un cammello, inoltre, era stato trovato in condizioni igieniche insalubri e malnutrito, con lesioni infette agli occhi e alla tibia. Anche i cani, secondo gli inquirenti, erano in gravi condizioni di malnutrizione.

Gli animali erano stipati in un fabbricato situato in via Vecchia di Vico, realizzato senza il necessario permesso di costruire. L’area, comprendente muri in calcestruzzo, box e tettoie, era stata realizzata abusivamente, senza alcun rispetto per le normative edilizie.
L’inchiesta, che ha portato all’apertura del processo, è stata condotta dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, i quali, nel mese di ottobre del 2022, avevano scoperto gli animali in condizioni disastrose, destando grande preoccupazione.
Durante l’udienza di ieri, è stato sentito un testimone, e altri quattro verranno ascoltati nell’udienza prevista per il prossimo mese di maggio. A difendere Martire, l’avvocato Mirella Baldascino.

Martire, che si è sempre dichiarato innocente, è considerato tale fino a una sentenza definitiva di condanna. La sua posizione è ora nelle mani della giustizia, che dovrà decidere sulla gravità delle accuse e sul futuro del 55enne di Casal di Principe.

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