Roma, 28 lug. (LaPresse) – Il 29 luglio è il Global Tiger Day, la giornata mondiale della tigre. Proprio alla vigilia della giornata mondiale per la protezione di questo grande felino il WWF rende nota la storia di Saikhan. Un cucciolo di tigre colpito dal proiettile della pistola di un bracconiere in Russia, ma che è stato salvato e rimesso in libertà. Era il gennaio del 2017 quando, nel pieno dell’inverno in Russia, il dipartimento di caccia della provincia di Primorsky è stato avvisato della presenza di cucciolo di tigre gravemente ferito. Una squadra è immediatamente partita per fornire un primo intervento di emergenza. Quando i soccorritori hanno trovato la tigre, si sono accorti che il cucciolo aveva appena cinque mesi. La squadra di soccorso ha notato subito alcune impronte. Queste che suggerivano la presenza del fratello e della madre del cucciolo nelle vicinanze, ma non c’era nulla che la famiglia potesse fare per aiutare il piccolo ferito. Il piccolo era stato colpito al naso, molto probabilmente dal proiettile di un bracconiere. Questa gli aveva lasciato una terribile ferita sanguinante sul muso.
il salvataggio
Contro tutte le previsioni, l’operazione è riuscita. I soccorritori hanno descritto la sopravvivenza del cucciolo di tigre come un miracolo e gli hanno dato un nome: Saikhan. Il merito di questo successo va al centro per le tigri di Amur, che si è occupato dei trattamenti e delle cure mediche del piccolo Saikhan. Fino a quando non si è ripreso del tutto. Il WWF ha acquistato anche alcune videocamere per sorvegliare Saikhan, che è rimasto in quarantena fino alla guarigione dalle terribili ferite che aveva sul muso. La squadra di soccorso, altamente qualificata per le operazioni di salvataggio delle tigri, aveva già affrontato operazioni di questo tipo, ma le ferite del cucciolo erano molto più complicate di quelle che trovavano davanti di solito. Per questo è stata convocata una commissione speciale composta da Pavel Fomenko, ranger ed esperto di tigri per il WWF, a cui hanno collaborato altri specialisti, istituti di ricerca e il governo, che ha ritenuto necessario un intervento urgente per salvare la vita del piccolo di tigre: una procedura difficile e rischiosa.