AVERSA – Oggi abbiamo l’onore di intervistare Anna Villano, una donna straordinaria che ha saputo equilibrare con successo i ruoli di moglie, mamma di tre figli, nonna di quattro nipoti e insegnante in pensione. Da 25 anni, Anna coltiva una passione profonda per il podismo, una passione che ha iniziato quasi per caso e che da allora non ha mai abbandonato. Anna ci racconta come dal primo giorno in cui ha indossato le scarpette da corsa non le ha mai più rimesse a posto, trovando nello sport non solo un modo per mantenersi in forma fisicamente, ma anche un modo per liberare la mente e rigenerarsi mentalmente. Le sue corse al Parco Pozzi di Aversa, iniziate per non sottrarre tempo alla famiglia e al lavoro, si sono presto trasformate in una routine irrinunciabile, spostandosi alle sei del mattino grazie all’incoraggiamento di altri podisti. Tesserata prima con l’Arca Atletica Aversa e poi con la “Podistica Normanna”, presieduta da Giovanni Belluomo, Anna ha affrontato con grinta e determinazione innumerevoli gare, tra cui dodici maratone in alcune delle città più affascinanti del mondo come New York, Firenze, Roma, Parigi, Barcellona e Berlino. Ogni gara è stata per lei un traguardo di gioia infinita, dimostrando che la passione e la dedizione possono portare a risultati straordinari. Nonostante i suoi impegni familiari, Anna non rinuncia al suo desiderio di partecipare a un’ultramaratona, un obiettivo che punta a realizzare con la stessa determinazione che l’ha sempre contraddistinta. In questa intervista, Anna condivide con noi il suo percorso, le sue sfide e i suoi sogni, offrendo preziosi consigli a tutte le donne che vogliono avvicinarsi al mondo del podismo. Con la sua energia e la sua passione, Anna Villano è un esempio brillante di come lo sport possa arricchire la vita in modi inaspettati e meravigliosi.
Buongiorno Anna, grazie per essere qui con noi oggi. Raccontaci un po’ di te e di come è iniziata la tua passione per il podismo.
Buongiorno a voi e grazie per l’invito. Sono Anna Villano, sposa, mamma di tre figli e nonna di quattro splendidi nipoti. Sono un’insegnante in pensione e da 25 anni ho una grande passione per il podismo. Tutto è iniziato con delle semplici passeggiate a passo svelto per tenermi in forma, ma giorno dopo giorno ho aumentato il ritmo e da allora non ho più smesso di correre.
Come hai integrato l’allenamento nella tua vita quotidiana tra famiglia e lavoro?
Ho sempre cercato di non sottrarre tempo alla famiglia e al lavoro, quindi mi allenavo a qualsiasi ora della giornata. Spesso correvo al “Parco Pozzi” di Aversa. Poi, incontrando altri podisti, mi hanno convinto a provare ad allenarmi alle sei del mattino. All’inizio ero scettica, ma dopo qualche giorno ho iniziato ad apprezzare l’energia e la tranquillità di quell’ora. Da allora non ho più cambiato orario di allenamento.
Qual è stata la tua prima società di atletica e come è stata la tua prima esperienza in gara?
La mia prima società di atletica è stata l’Arca Atletica Aversa, poi sono passata alla “Podistica Normanna”, presieduta da Giovanni Belluomo. La mia prima gara è stata una Half Marathon ad Atripalda nel 2003. Quando sono entrata in griglia per la prima volta e sono arrivata al traguardo, ho provato una gioia infinita. Non mi aspettavo di raggiungere quel traguardo, ma oggi finire una gara è diventato quasi una formalità per me.
Parlaci delle tue gare più significative e dei tuoi risultati.
Nel mio palmares ho centinaia di gare da 10 chilometri e mezze maratone (21,1 km), oltre a dodici maratone (42,195 km) tra cui quelle di New York, Firenze, Roma, Parigi, Barcellona e Berlino. Ogni gara ha il suo significato, ma finire una maratona è sempre una grande emozione e una grande soddisfazione.
Hai qualche routine alimentare particolare prima delle gare?
Non seguo una dieta rigida. Mangio un po’ di tutto, anche dolci. Tuttavia, cerco di mantenere un’alimentazione equilibrata nei giorni precedenti una gara per assicurarmi di essere in forma.
Quali sono i tuoi obiettivi sportivi futuri?
Il mio sogno è partecipare a un’ultramaratona, e penso a quella di Atene. So che richiede molto impegno e allenamento, ma con la mia energia, forza e voglia di mettermi alla prova, sono sicura che riuscirò a raggiungere anche questo obiettivo, nonostante gli impegni familiari di moglie e nonna.
Che consigli daresti alle donne che vogliono avvicinarsi al podismo?
Alle donne dico di provarci, di indossare le scarpette e iniziare ad allenarsi. So che gli allenamenti possono essere duri, ma la forza di volontà e il desiderio di mettersi in gioco aiutano a superare ogni difficoltà. Fare sport è meraviglioso, soprattutto se si partecipa a una gara. Svegliarsi all’alba può essere faticoso all’inizio, ma con il tempo diventa una routine piacevole che ti mantiene in forma mentalmente e fisicamente.
Grazie mille, Anna, per aver condiviso con noi la tua storia. Ti auguriamo il meglio per i tuoi futuri obiettivi sportivi e per la tua famiglia.
Grazie a voi! E’ stato un piacere raccontare la mia passione per il podismo.