Antimafia, Sirignano torna in Campania: troverò più colletti bianchi che criminali di strada

NAPOLI (mb) – Cesare Sirignano, sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia, sta per tornare in Campania: ad annunciarlo è stato Giuseppe Creazzo, procuratore di Firenze, durante la conferenza stampa dell’operazione ‘Ghost tender’. Sirignano sarà ‘magistrato di collegamento’ con il territorio di Napoli 2 (Napoli Nord, Santa Maria Capua Vetere, Nola, Benevento e Avellino). In una lunga intervista rilasciata a Giuseppe Tallino di Cronache di Napoli e di Caserta, che sarà pubblicata integralmente sull’edizione di domani, ha raccontato aspettative e progetti: “Attendo di dovermi confrontare con un’organizzazione cambiata dagli arresti, dagli importanti risultati conseguiti dalle Procure. Troverò meno criminali di strada e più colletti bianchi che continuano a riciclare il denaro dei Casalesi. Ma mi occuperà anche di altre cosche, come quella dei Mallardo, quelle del nolano. L’Italia importa mafie. Ma per anni è stata la Campania ad esportare camorra: all’estero e anche in regioni del nord Italia. L’operazione ‘Ghost tender’, coordinata dalla Dda di Firenze, avrebbe dimostrato l’esistenza di tentacoli del clan Zagaria in Toscana. “Il traguardo da raggiungere ora è realizzare, con costanza, un’azione sinergica tra i vari uffici giudiziari – ha dichiarato il magistrato – Una visione investigativa legata al territorio fisiologicamente tralascia  condotte criminali che invece si consumano altrove, in aree dove non è direttamente presente l’azione di intimidazione del clan. Come il ‘riciclaggio’. Un reato del genere se si configura in Campania la Dda di Napoli è in grado di agire tempestivamente. Se si consuma altrove è chiaro che rischia di sfuggire al suo contrasto”.

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