Antisemitismo, Meloni: “Applaudiremo Segre. Il pericolo è il fondamentalismo islamico”

Le dichiarazioni della leader di Fratelli d'Italia

MILANO “Se le autorità hanno ritenuto opportuno dare una scorta alla Segre significa che ce n’è bisogno. Ma mi permetto di far notare che sono molti i rappresentanti della comunità ebraica sotto scorta. Non è il primo caso né in Italia né in Europa. Questo, ovviamente, fa più rumore. C’è un problema oggettivo di sicurezza per gli ebrei che vivono nel nostro Paese. Il primo pericolo è il fondamentalismo islamico”. Così, in un’intervista a Repubblica, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

La linea di Giorgia Meloni

“Il non aver condiviso in toto i contenuti della commissione Segre non equivale a dire che è giusto sostenere l’antisemitismo: è assurdo pure pensarlo – spiega -. Io non ho problemi a dire che condanno l’antisemitismo. La principale ragione per cui non abbiamo votato la commissione è che la mozione istitutiva è debole proprio su questo piano. Segnalo sommessamente, per capirci, che in quel documento non si parla mai di Israele e non viene mai citato l’integralismo islamico. Che, non lo dico io, è favorito dall’immigrazione irregolare”.

No al fascismo in ogni sua forma

Quanto a simboli, inni e foto che sui social e non solo raccontano di una pericolosa nostalgia del fascismo, Meloni afferma: “Ma quale nostalgia per il fascismo: quello è un tema buono per le campagne elettorali, arriva assieme alla par condicio. A chi ci accusa di fomentare estremismi e neo-nazismi, dico: ma quando Fdi, Lega o Fratelli d’Italia si sono alleati con i neo-nazisti? Guardi, noi abbiamo fatto i conti con il nostro passato e li abbiamo risolti, a differenza della sinistra che ci ha chiesto di togliere la parola ‘comunismo’ dalla mozione sul muro di Berlino”.

(LaPresse)

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