MILANO (AWE/LaPresse) – L’Antitrust ha accertato che la Siae, almeno dal 1° gennaio del 2012, “ha posto in essere un abuso di posizione dominante”. Si tratta di una pluralità di condotte finalizzate a escludere i concorrenti dai mercati relativi ai servizi di gestione dei diritti d’autore. Diritti d’autore non inclusi nella riserva prevista dall’articolo 180 della Legge sul diritto d’autore. Nonché a impedire il ricorso all’autoproduzione da parte dei titolari dei diritti”. Un diritto che è garantito dallo stesso articolo.
L’accertamento dell’Antitrust
Secondo l’Autorità, “le condotte contestate nel provvedimento costituiscono una complessa strategia escludente. Che ha determinato, attraverso la pervicace affermazione di un monopolio non supportato dalla normativa, la compromissione del diritto di scelta dell’autore. E la preclusione all’offerta dei servizi di gestione dei diritti d’autore da parte dei concorrenti”.
Le disposizioni imposte alla Siae
L’Autorità ha quindi ordinato alla Siae di porre immediatamente fine ai comportamenti distorsivi della concorrenza accertati. E di astenersi in futuro dal porre in essere comportamenti simili.
Inoltre, le ha imposto una sanzione pecuniaria simbolica, pari a 1.000 euro. In ragione del contesto entro cui si è realizzata la complessa strategia escludente accertata. E, in particolare, il fatto che le condotte abusive sono state realizzate dalla Siae in mercati caratterizzati da una stretta contiguità con gli ambiti coperti dalla riserva vigente fino al 15 ottobre 2017. Nonché della specificità e complessità della fattispecie.