Antonella Massaro: docente, madre e runner appassionata

Antonella Massaro

NAPOLI – Nel vasto panorama del podismo, Antonella Massaro spicca come un faro di dedizione e passione, illuminando il percorso di chi cerca di combinare il fervore sportivo con le sfide quotidiane della vita. Sposata e madre, Antonella è anche una stimata docente di matematica presso il Liceo Braucci di Caivano, dove gestisce con abilità il delicato equilibrio tra la carriera professionale e la vita familiare. Ma al di là delle sue numerose responsabilità, è nella corsa che Antonella ha trovato una passione che l’accompagna da ben 16 anni. Un viaggio che è iniziato con modesti allenamenti si è trasformato in una carriera podistica ricca di sfide prestigiose e traguardi significativi. Sin da bambina, Antonella è stata profondamente ispirata dai suoi due fratelli, Francesco e Vincenzo, entrambi atleti di successo che hanno conquistato titoli regionali e alimentato in lei un amore per lo sport. Questo ambiente stimolante ha acceso in Antonella una scintilla di passione e determinazione che ha alimentato il suo percorso. Con il supporto del suo coach, Enzo Borzachiello, e sotto l’egida della Podistica Casoria, Antonella ha intrapreso una carriera che l’ha vista passare dalle prime gare di 10 chilometri a sfide sempre più complesse, come le Half Marathon e persino la maratona di Vienna, dove ha sperimentato l’emozione di correre tra le meraviglie architettoniche della capitale austriaca. Questa intervista offre uno sguardo profondo e affascinante sulla straordinaria avventura di Antonella nel mondo del podismo. La sua storia è molto più di una serie di risultati sportivi: è una testimonianza di come la corsa possa rappresentare una via di crescita personale e di realizzazione dei sogni. Attraverso la sua determinazione e il suo impegno, Antonella ci dimostra che lo sport può essere una forza trasformativa, capace di spingere oltre i limiti personali e di ispirare chiunque si avventuri lungo il percorso della corsa. Con il medesimo ardore che investe nei suoi allenamenti, Antonella ci racconta il suo viaggio, offrendo un esempio illuminante di come la passione e la perseveranza possano scolpire una carriera sportiva e arricchire la propria vita.

Antonella Massaro

Antonella, sei sposata, madre e docente di matematica al Liceo Braucci di Caivano. Inoltre, da 16 anni, ti dedichi con passione al podismo. Da dove nasce questo amore per lo sport?

L’amore per lo sport è qualcosa che mi accompagna fin da bambina. Crescendo, sono stata circondata da esempi di impegno sportivo grazie ai miei fratelli, Francesco e Vincenzo, che hanno sempre praticato attività sportive, conquistando anche titoli regionali. Vederli allenarsi e raggiungere i loro obiettivi mi ha ispirata a seguire la stessa strada.

Quando hai iniziato a prendere seriamente il podismo?

Ho iniziato ad allenarmi seriamente quando ho incontrato il mio coach, Enzo Borzachiello. Con lui, ho cominciato a macinare chilometri su chilometri ogni giorno, sviluppando non solo la mia resistenza fisica ma anche quella mentale. A un certo punto, ho deciso di tesserarmi con la Podistica Casoria, e da lì è iniziata la mia avventura nelle competizioni ufficiali.

Qual è stato il momento in cui hai capito che le distanze brevi non erano abbastanza per te?

Mi sono resa conto che le gare di 10 chilometri non mi bastavano più quando ho iniziato a sentire il bisogno di sfide maggiori. Ho capito che mi piaceva davvero mettermi alla prova su distanze più lunghe, e così ho iniziato a partecipare alle Half Marathon. Per me, 21,095 chilometri erano solo l’inizio di qualcosa di più grande.

Hai sposato il progetto sportivo e solidale della “Run For Love Project Anna Cerbone”. Cosa ti ha spinto a farlo?

Il progetto “Run For Love Project Anna Cerbone” di Gaetano Brilla unisce la mia passione per la corsa a una causa solidale, che è qualcosa in cui credo profondamente. Partecipare a questo progetto mi ha dato la possibilità di contribuire a qualcosa di significativo mentre continuavo a coltivare il mio amore per lo sport. Indossare la canotta giallo-fluo è diventato un simbolo del mio impegno non solo verso lo sport, ma anche verso la comunità.

Tra le tue partecipazioni, ci sono diverse gare prestigiose. Quali sono quelle che ti hanno lasciato un ricordo speciale?

Ogni gara ha il suo fascino, ma alcune mi sono rimaste particolarmente nel cuore. Partecipare alla maratona di Vienna è stata un’esperienza indimenticabile; correre attraverso una città così ricca di storia e bellezza architettonica mi ha emozionata profondamente. Anche le gare più impegnative, come il Trail del Vesuvio e la corsa lungo il percorso degli Dei, mi hanno lasciato un segno indelebile. Non temo i percorsi tortuosi, anzi, li vedo come un’opportunità per spingermi oltre i miei limiti.

Qual è il tuo prossimo grande obiettivo sportivo?

Il mio prossimo grande obiettivo è partecipare al “Passatore”, una gara di 100 chilometri da Firenze a Faenza, che celebra la sua 50esima edizione l’anno prossimo. Questa gara rappresenta una sfida epica per ogni podista, e non vedo l’ora di mettermi alla prova. Inoltre, sto considerando seriamente di partecipare anche alla gara sull’Etna, un’altra sfida che mi entusiasma moltissimo.

Con una vita così piena, come riesci a conciliare gli allenamenti con i tuoi impegni familiari e professionali?

E’ tutta una questione di organizzazione e di trovare il momento giusto. Mi alleno quando posso, sia la mattina presto che la sera tardi, in modo da non sottrarre tempo prezioso alla mia famiglia e al mio lavoro. Il supporto di mio marito è fondamentale; lui mi incoraggia e mi sostiene in ogni mia impresa sportiva, il che rende tutto più semplice.

Che consiglio daresti alle donne che vogliono iniziare a correre ma magari sono titubanti?

Il mio consiglio è di provarci almeno una volta. Indossate le scarpette e andate a correre. Scoprirete un’emozione unica, il senso di libertà e spensieratezza che si prova durante gli allenamenti, e la gioia indescrivibile di tagliare un traguardo. La corsa non è solo un’attività fisica; è un modo per prendersi cura di sé, per liberare la mente e per trovare un equilibrio interiore. È una passione che può davvero cambiare la vita.

Anche durante le vacanze, riesci a trovare il tempo per allenarti?

Assolutamente sì! Anche in vacanza, mi sveglio presto, alle 6 del mattino, per andare a correre. Non importa dove mi trovi, quella sensazione di libertà che provo correndo è qualcosa che non riesco a rinunciare. È il mio modo di iniziare la giornata con il piede giusto.

La corsa è quindi un aspetto centrale della tua vita?

Sì, la corsa è vita per me. Mi dà energia, serenità, e una profonda sensazione di benessere. Mi ha insegnato tanto, non solo a livello fisico, ma anche a livello mentale. È una parte di me che non smetterò mai di coltivare.

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