MILANO – Calano le vendite di prodotti Apple a Natale e Cupertino zoppica in borsa: persi 300 miliardi, 8 punti di percentuale a Wall Street, e crollo anche a nei mercati asiatici. A Milano continua a tenere banco la vicenda Carige che ingolfa piazza Affari. Chi sta risentendo, e pure parecchio, del ribasso di Apple è Stmielectronics, ma in generale è l’intero apparato tecnologico che stenta in Borsa a causa di Cupertino.
Apple domina (in negativo) il mondo
Se Milano non se la passa bene, lo stesso possono dire Londra, che cede lo 0,3%, Parigi con un meno 0,85% e Francoforte che scende dello 0,9%. Si diceva dei mercati asiatici in difficoltà. Tokio è ancora chiuso per festività, Shangai è aperto ma perde lo 0,9%, Shenzen lo 0,8%. Hong Kong cede lo 0,26%. Male pure negli States. Dopo un avvio di anno traumatico, Dow Jones si scrolla di dosso un po’ di tensione e si rialza dello 0,08%: poco ma comunque incoraggiante. Il Nasdaq fa leggermene meglio salendo dello 0,46%. Ad ogni modo, entrambi hanno beneficiato del comparto energetico in risalita dopo la ripresa del petrolio. Oggi, però, sono attese precipitazioni.
Pochi iPhone a Natale
Siamo abituati a pensare un Apple Store e a sovrapporlo alle immagini di file chilometrice. Ebbene, a quanto pare nell’ultimo Natale non è andata proprio così. Se la Apple ha perso 300 miliardi nell’ultimo trimestre lo deve anche ai regali in ribasso. È stato lo stesso l’amministratore delegato, Tim Cook, a scrivere una lettera agli azionisti per annunciare la frenata. In particolare, chi non avrebbe sposato la linea dei prodotti di Cupertino sarebbero i cinesi. E’ nel Paese della Muraglia che, infatti, si sono registrati cali delle vendite.