ROMA – Una lite per futili motivi, poi Andrea Pignani, 35 anni, perde la testa e inizia a sparare in strada, facendo tre morti, due fratellini di 5 e 10 anni e un anziano 84enne, prima di suicidarsi in casa.
Si trova in via degli Astri, tra le villette del consorzio Colle Romito, villaggio ad Ardea, alle porte di Roma. Non spara più in aria, come aveva fatto altre volte, ma ad altezza uomo. Davanti a lui ci sono David e Daniel, che giocano nel parco, e Salvatore Ranieri, che passa per caso in bici e cerca di proteggere i bimbi dagli spari. Non ce la fa. Salvatore è il primo a morire sotto il fuoco di Pignani e poco più tardi perderanno la vita anche i piccoli.
Mentre muoiono danno la mano al papà, che aspetta l’ambulanza e lascia per un momento i domiciliari, a cui è sottoposto per problemi legati alla droga. “I soccorsi arrivano tardi, mezz’ora dopo. Respiravano ancora dopo gli spari”, racconta la nonna materna, Stella di Gennaro. “Non hanno parlato perché non avevano le forze, ma davano la mano al padre”.
Nel frattempo, Pignani si barrica in casa. Il sindaco consegna ai carabinieri la mappa catastale dell’appartamento, che viene completamente circondato. Seguono tre ore di trattative tra le forze dell’ordine e l’assassino, che alla fine usa la stessa pistola per suicidarsi, con un colpo alla testa.
Pignani era stato segnalato più volte alle forze dell’ordine come persona instabile. “Era una tragedia annunciata, una persona disturbata che spesso bisticciava con i vicini e quando litigava tirava fuori la pistola, sparava in aria. Abbiamo fatto le segnalazioni ai carabinieri più volte, anche ultimamente”, conferma il presidente del Consorzio Colle Romito di Ardea, Romano Catini. “I cittadini con cui ho potuto parlare, persone che abitano qui, dicono che aveva dato segni di instabilità anche in passato e molti, minacciando”, dice il sindaco del Comune, Mario Savarese.
Si stringono alla comunità le istituzioni. Virginia Raggi assicura la vicinanza di Roma Capitale, in cui ricade il Comune, per l'”immenso dolore” e il “terribile momento di lutto”. Una giornata triste anche per il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti: “Una tragedia che lascia sgomenti con lo strazio nel cuore”, afferma. A dare la conferma della morte dei bambini è l’assessore alla Salute, Alessio D’Amato: “Ho ricevuto ora una telefonata che non avrei mai voluto avere”, racconta, dal Direttore Sanitario dell’Ares 118. “Il primo a non farcela è stato il più piccolo – afferma -, poi purtroppo è mancato anche il secondo bambino.
Gli operatori intervenuti sul posto hanno impiegato tutti gli sforzi possibili per salvare le vittime con ripetuti tentativi di rianimazione, ma la situazione è apparsa fin da subito compromessa. Sono profondamente scosso per l’accaduto ed esprimo tutto il mio rammarico e le più sentite condoglianze ai familiari e all’intera comunità di Ardea che oggi vive un terribile lutto per questa tragedia”.(LaPresse)