PARMA (LaPresse) – I carabinieri di Parma hanno dato esecuzione a una misura cautelare nei confronti dei vertici del Comune di Polesine Zibello. Si tratta di un comune nella bassa parmense. Vertici ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di corruzione, falso, truffa e peculato.
Le indagini degli investigatori
Sarebbe emerso, secondo gli investigatori, “un pervicace sistema di gestione della cosa pubblica. Assolutamente asservito agli interessi privatistici del sindaco”, Andrea Censi. Per cui sono stati disposti gli arresti domiciliari. Tre misure interdittive sono invece state stabilite nei confronti di tre dirigenti comunali. Ulteriori dettagli in una conferenza stampa presso il comando provinciale dei carabinieri alle 11.
L’accusa al sindaco di Polesine Zibello
Chiamato a rispondere del reato di corruzione anche un noto imprenditore del settore avicolo. Il quale sarebbe stato agevolato nelle opere di ampliamento del sito di allevamento. Dietro il pagamento di una cospicua somma di denaro.
Secondo gli investigatori sono state falsificate decine di delibere della giunta municipale. E il concorso pubblico per l’assunzione di uno degli alti dirigenti del Comune sarebbe stato truccato. Sequestrate decine di migliaia di euro in istituti di credito delle province di Parma e Piacenza. Considerate denaro provento delle violazioni contestate.
Sono in corso numerose perquisizioni, anche nelle sedi del Comune. Per reperire così ulteriore documentazione.