Arrestato il figlio di ‘Sandokan’ Ivanhoe Schiavone

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Ivanhoe Schiavone e la conferenza stampa

CASAL DI PRINCIPE – Arrestato Ivanhoe Schiavone, l’ultimo figlio di Sandokan che vive a Casal di Principe. Lo ha dichiarato il pm Nicola Gratteri, in una conferenza stampa avvenuta stamattina. Le accuse sono di riciclaggio, autoriciclaggio e tentata estorsione.

COMUNICATO PROCURA DELLA REPUBBLICA

Nel corso della mattinata odierna, nelle province di Caserta e Latina, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due persone ritenute responsabili in concorso dei reati di “riciclaggio”, “autoriciclaggio” ed “estorsione”, aggravati dall’agevolazione e dal metodo mafioso. L’indagine, condotta dal citato Reparto, dal 2024 al 2025, attraverso attività
tecniche, accertamenti patrimoniali e riscontri a dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ha consentito di accertare che i due indagati, tra cui il figlio di un noto esponente di spicco del clan dei casalesi avrebbero impiegato, sostituito e trasferito denaro o altre utilità provenienti dai delitti commessi dalla consorteria criminale, attraverso una serie di operazioni concretamente idonee a ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa.

E’ stato quindi svelato che un esponente di vertice del clan dei casalesi, destinatario di numerosi provvedimenti giudiziari nonché di confisca di beni, prima della sua cattura, avrebbe acquistato la piena proprietà di due vasti appezzamenti di terreno, lasciandoli fittiziamente intestati al venditore e, alla sua morte, ai figli che li avrebbero locati a una terza persona. A quest’ultima, i destinatari del provvedimento, avrebbero imposto, con metodi camorristici, di rescindere il contratto di affitto e non avvalersi del diritto di prelazione, al fine di consentire la vendita di quei terreni ad altre persone da loro individuate. I citati terreni – il cui valore è stimato in € 500.000,00 – verranno sottoposti a sequestro preventivo. I provvedimenti eseguiti sono misure disposte in sede di indagini preliminari, avverso le quali sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari delle stesse sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunti innocenti fino a sentenza definitiva.

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