FIRENZE (LaPresse) – Gli Uffizi in trasferta negli Stati Uniti dal 18 novembre fino al 21 gennaio. Il Cleveland Museum of Art accoglierà la mostra ‘Renaissance Splendor: Catherine de’ Medici’s Valois Tapestries’. Saranno protagonisti, insieme a una selezione di tesori medicei, sei enormi arazzi appartenenti alla collezione delle Gallerie. Sono strati realizzati dai grandi maestri della manifattura bruxellese del ‘500 ed accolti in Palazzo Pitti. Essi documentano la magnificenza dell’arte e del costume dei Granduchi a Firenze e della dinastia Valois in Francia nel Sedicesimo secolo.
La mostra dedicata a Caterina de’ Medici
Attualmente custoditi nei depositi del museo, queste opere gigantesche, ma per loro natura assai fragili, si erano gravemente deteriorate con il passare dei secoli. Ma hanno potuto riacquisire il loro originario splendore grazie a un complesso ed esteso intervento di restauro. Finanziato con una donazione di oltre 500mila euro dalla filantropa statunitense Veronica Atkins.
Completamente recuperati, verranno per la prima volta esposti negli Stati Uniti, grazie ad un progetto elaborato dagli Uffizi insieme al Cleveland Museum of Art. Il programma prevede anche che l’istituzione culturale statunitense contribuisca alla realizzazione del futuro museo degli arazzi, negli spazi di Palazzo Pitti. Mettendo a disposizione la somma di ulteriori 100mila euro.
I sei capolavori da ammirare
Ampi dai quattro ai sei metri, i sei capolavori sono: ‘Viaggio di corte’, ‘Assalto all’elefante’, ‘Assalto alla balena’, ‘Festa per gli ambasciatori polacchi’, ‘Festa sull’acqua’. Ricchissimi di dettagli e sfumature, offrono una particolareggiata testimonianza di alcuni dei momenti sociali più tipici nella vita delle grandi corti principesche del 1500. A illustrarne caratteristiche e segreti al pubblico americano sarà domani, durante la inaugurazione della rassegna nella città dell’Ohio, il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt.
Gli Uffizi in trasferta negli Usa
“Questa mostra offre l’opportunità unica agli appassionati d’arte statunitensi di ammirare la bellezza originale di questo gruppo di arazzi medicei. Che nel tempo era andata perduta”, spiega il direttore. “Dopo tanti anni – aggiunge Schmidt – siamo riusciti a farli finalmente restaurare, e ora potranno farsi conoscere di là dall’Atlantico. E presto la loro maestosità stupirà non solo i visitatori americani, ma quelli di tutto il mondo. Saranno infatti i protagonisti delle sale del nuovo museo degli Arazzi che stiamo predisponendo in Palazzo Pitti”.