Arzano: cinque arresti per estorsioni del clan della 167

552

Personale della Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone, gravemente indiziate di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni e ricettazione. L’operazione, condotta su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha preso il via dalla denuncia di un imprenditore vittima di estorsione presso un cantiere edile ad Arzano.

Le indagini, svolte mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno documentato la forte pressione estorsiva esercitata dal clan della 167 di Arzano su piccoli imprenditori e commercianti. Gli indagati, due dei quali ritenuti affiliati al clan, sono accusati di aver costantemente raccolto estorsioni, in particolare in occasione delle festività natalizie, pasquali e di Ferragosto. I commercianti, intimoriti, consegnavano spontaneamente il denaro o fissavano appuntamenti per il pagamento. In alcuni casi, nonostante i commercianti avessero concordato solo due rate annuali, gli indagati pretendevano il pagamento anche per Pasqua.

Le forze dell’ordine hanno documentato numerosi episodi in cui gli indagati ricevevano denaro dalle vittime. È stata inoltre ricostruita un’estorsione ai danni di un imprenditore impegnato nella realizzazione di cellette e loculi presso il cimitero consortile di Casoria, Arzano e Casavatore. Le intercettazioni hanno permesso di ricostruire anche la spartizione del denaro estorto e l’affidamento a un soggetto, accusato di ricettazione aggravata, per evitare il sequestro da parte delle forze dell’ordine.

Il provvedimento cautelare è stato emesso in sede di indagini preliminari ed è impugnabile. I destinatari sono considerati innocenti fino a sentenza definitiva.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome