FIUMICINO – L’avvocato di Asia Bibi atterra in Italia. Saif ul-Malook, questo il suo nome, è fuggito dal Pakistan, dove è perseguitato dai fondamentalisti per essere a capo del collegio difensivo della donna cristiana che nel 2010 fu condannata a morte per aver offeso il profeta musulmano Maometto.
L’avvocato di Asia Bibi atterra a Fiumicino
Il legale è arrivato nel primo pomeriggio all’aeroporto di Fiumicino senza alcun avere. Non c’era il tempo per preparare le valigie. I fondamentalisti gli stanno infatti dando la caccia. “Dopo la sentenza di scarcerazione di Asia Bibi sono fuggiti senza passare da casa, senza vestiti a parte quelli che indossavo, senza soldi, senza niente“, ha detto l’uomo appena atterrato a Roma. L’avvocato, dopo essere riuscito ad ottenere la cancellazione della condanna di morte della sua cliente, nel suo paese è considerato un nemico pubblico. “Con l’assoluzione di Asia Bibi in Pakistan ho firmato la mia condanna a morte, nel mio Paese sono diventato un bersaglio facile, sono stato costretto a partire ma non ho nessun rimpianto per quel che ho fatto. Non è facile lasciare moglie e figli per aver salva la vita“.
E’ diretto a Londra
L’Italia è solo uno scalo del lungo viagigo che aspetta Saif ul-Malook. L’uomo sarà a breve ad Amsterdam, dove l’8 novembre terrà una conferenza sul caso di Asia Bibi, su invito di una ong. Dopodichè andrà a Parigi da alcuni amici, e infine a Londra dove intende fermarsi.
L’amarezza però è tanta. A Fiumicino il legale è stato trattenuto per dei controlli negli uffici della polizia di frontiera. Poi, gli agenti dell’antiterrorismo lo hanno accompagnato a fare il biglietto per Amsterdam. “In 63 anni non ho mai avuto un trattamento così, se avessi voluto andare a trovare il Papa non avrei potuto, mi hanno scortato ovunque, mi sono sentito umiliato, mi sono sentito accolto come terrorista. Io musulmano, mi sono speso per 4 anni per la vita di una donna cattolica, e non mi aspettavo un trattamento simile, sono molto rattristato per questo“, ha detto l’uomo.