CASERTA – Le lunghe file agli uffici pubblici non risparmiano i disabili. Il presidente dell’Anmil/Fand Caserta Aldo Di Biase protesta per “il calvario dei cittadini della provincia di Caserta, costretti a recarsi presso gli Uffici e gli Ambulatori del cosiddetto Palazzo della Salute, come viene spesso segnalato”. Si notano “file enormi di assistiti e di anziani ammalati, costretti a lunghe soste”. Stessa situazione si verifica, nota Di Biase, anche per accedere alla sede Inps (dove oltretutto vanno espletate le pratiche per le pensioni di invalidità) situata a San Benedetto, per le varie agenzie postali e per l’ufficio Anagrafe del Comune di Caserta. Spesso, scrive ancora il rappresentante di categoria, i disagi sono inutili “perché – dopo ore di attesa – gli uffici chiudono e bisogna ritornare”.
Inoltre, “gli assistiti, una volta entrati, non sanno a chi rivolgersi per avere informazioni e chiarimenti. Solo lunghe e silenziose attese, senza potersi neanche sedere per riposarsi un po’, trattandosi per lo più di invalidi e di persone anziane. Spesso, quando riescono a contattare l’ufficio competente o la persona addetta, devono uscire dal palazzo nel tentativo di poter fare qualche fotocopia richiesta in quanto impossibilitata a farla in ufficio”. “Unica cosa funzionante – commenta con sarcasmo il rappresentante di categoria – è il parcheggio privato a pagamento, poiché il palazzo è raggiungibile solo con auto”.
L’associazione si rivolge quindi alla direzione dell’Asl e a quella dell’Inps “affinché venga rivista la organizzazione ed il funzionamento dei vari uffici addetti al pubblico ed il funzionamento degli sportelli riservati agli invalidi”.
A breve scadenza la sede dell’Anagrafe dovrebbe almeno diventare più facilmente raggiungibile: la giunta comunale ha infatti avviato la procedura per portare gli uffici a piazza Vanvitelli e liberare i locali della caserma Sacchi. L’esecutivo ha affidato al dirigente Luigi Vitelli le operazioni logistiche per il trasferimento degli uffici presso la sede principale, a mezzo di personale dell’Ente e/o ricorrendo a ditte specializzate. “Nel caso sia oggettivamente impossibile trasferire l’intero settore Demografico presso la sede centrale di Piazza Vanvitelli – si legge nella delibera – è demandato all’Assessore delegato al ramo e al Dirigente del settore Demografico, l’individuazione degli uffici da localizzare nella sede centrale, compatibilmente alle prescrizioni tecniche del Dirigente al Patrimonio; i restanti uffici resteranno ubicati in via San Gennaro o locali eventualmente disponibili a quella data”.
Secondo quanto ricorda la giunta nell’atto approvato nei giorni scorsi, “l’ufficio demografico trova allocazione in un edificio diverso, distante dalla sede principale, arrecando disservizi all’utenza”. L’amministrazione punta a “una razionalizzazione dei locali sia sotto il profilo funzionale, accorpando i servizi operanti nell’ambito del medesimo Settore, sia economico eliminando i costi di gestione e sia infine sotto un profilo di miglioramento dell’offerta dei servizi per il cittadino, costituendo un polo unico in cui possano confluire i servizi di contatto con il pubblico dell’Ente, al fine di assicurare una maggiore accessibilità delle informazioni, ed al contempo, una riduzione ed una semplificazione degli adempimenti richiesti ai cittadini”.
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