Asse della droga Secondigliano-Arzano, scacco matto a due clan familiari: 4 arresti, sequestrati 54 kg di hashish e una pistola

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Operazione dei carabinieri
Operazione dei carabinieri

NAPOLI – Un filo rosso intriso di droga e armi che si snoda dalla roccaforte di Secondigliano fino ai palazzi di Arzano. Un asse criminale gestito da giovani e giovanissimi, stroncato da un’imponente operazione dei Carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli Stella, che all’alba di oggi, 5 dicembre 2025, hanno inferto un durissimo colpo allo spaccio nell’area nord di Napoli. Il bilancio è di quattro arresti, quasi 54 chilogrammi di hashish sequestrati e una pistola pronta a sparare, risultata rubata.

L’operazione scatta nelle prime ore del mattino nel cuore di Secondigliano, un territorio da sempre al centro delle dinamiche della criminalità organizzata partenopea. I militari cinturano una corte in via del Camposanto, un’area dove ogni movimento sospetto viene notato. L’attenzione degli uomini dell’Arma viene catturata da una scena tanto plateale quanto disperata: dal balcone di un appartamento, un ragazzo e una ragazza stanno lanciando frettolosamente dei grossi scatoloni di cartone nel cortile sottostante, sperando di disfarsene prima dell’imminente irruzione.

Ma è troppo tardi. I Carabinieri hanno visto tutto. Mentre una squadra fa irruzione nell’abitazione, altri militari recuperano i cartoni. All’interno, la sorpresa: panetti e panetti di “fumo” per un peso complessivo di 41 chili e 225 grammi di hashish. In manette finiscono i due fratelli protagonisti del maldestro tentativo di occultamento: Mario Cortese, 23 anni, e sua sorella, appena 20enne. All’interno dell’appartamento, perquisito da cima a fondo, vengono rinvenuti anche bilancini di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi, diversi telefoni cellulari e alcuni manoscritti, ora al vaglio degli inquirenti per ricostruire la fitta rete di contatti e la contabilità del business illecito. Presente in casa anche la madre 45enne dei due giovani, che è stata denunciata a piede libero per concorso nel reato.

L’operazione, però, è tutt’altro che conclusa. Gli immediati accertamenti sui telefoni e sui documenti sequestrati forniscono agli investigatori elementi cruciali, tessere di un puzzle che si compone rapidamente. Il filo investigativo porta i Carabinieri prima in un’altra abitazione di Secondigliano e poi fino ad Arzano.

Il secondo blitz scatta nell’appartamento di Francesco Celentano, 27 anni. Qui, la droga lascia il posto alle armi. Durante la perquisizione, nascosta con cura, i militari trovano una pistola Beretta modello APX calibro 9×21, perfettamente funzionante e con matricola abrasa. Dai successivi controlli sulla banca dati, l’arma risulterà rubata nel corso del 2024. Per Celentano scattano immediatamente le manette con le accuse di detenzione abusiva e ricettazione di arma da fuoco.

L’ultimo atto dell’operazione si svolge ad Arzano. I Carabinieri della compagnia Stella bussano alla porta di Emanuele Celentano, classe 2003, fratello di Francesco e volto già noto alle forze dell’ordine nonostante la giovane età. La perquisizione della sua abitazione conferma i sospetti: nascosti in un armadio della camera da letto, vengono scoperti altri 12 chili e 600 grammi di hashish. Anche per il 22enne si aprono le porte del carcere.

Quattro arresti in poche ore, due coppie di fratelli che, secondo gli inquirenti, gestivano un fiorente traffico di stupefacenti sull’asse Secondigliano-Arzano, con una disponibilità di fuoco per difendere i propri interessi. I quattro giovani dovranno ora rispondere, a vario titolo, di detenzione di droga a fini di spaccio, detenzione abusiva di arma e ricettazione. Le indagini proseguono senza sosta per delineare i contorni dell’intera organizzazione, identificare i canali di approvvigionamento e smantellare completamente la rete criminale.

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