NAPOLI – Notte di alta tensione lungo il famigerato Asse Mediano, ancora una volta teatro di reati predatori e di un rocambolesco inseguimento. Si è conclusa con l’arresto di un 26enne napoletano, volto già noto alle forze dell’ordine, una brillante operazione della Polizia di Stato che ha sventato l’azione di una “batteria” di ladri d’auto altamente specializzati. L’episodio si inserisce nel quadro dei servizi continuativi predisposti dalla Questura di Napoli per arginare la piaga criminale che affligge la vitale arteria stradale.
Tutto ha avuto inizio nella tarda serata di ieri, 2 dicembre 2025. Una volante del Commissariato di Frattamaggiore, impegnata nel consueto pattugliamento, stava percorrendo l’Asse Mediano in direzione Arzano. L’attenzione degli agenti è stata catturata da una scena sospetta all’interno di un’area di servizio: tre individui stavano armeggiando con fare concitato attorno a una vettura in sosta. Il loro non era il comportamento di chi ha problemi al motore, ma quello, ben più furtivo, di chi sta forzando un veicolo.
La professionalità dei poliziotti ha fatto il resto. Non appena i tre si sono accorti della presenza della pattuglia, hanno capito di essere stati scoperti. Con una mossa fulminea, hanno abbandonato il loro obiettivo e sono balzati a bordo di un’altra auto, dove un quarto complice li attendeva con il motore acceso, pronto a fungere da autista per la fuga.
È scattato così un inseguimento mozzafiato. Il guidatore della banda, nel disperato tentativo di seminare la volante, ha spinto l’acceleratore al massimo, esibendosi in una serie di manovre spericolate che hanno messo a serio repentaglio la sicurezza degli altri automobilisti. Vedendosi braccati e consapevoli che altre pattuglie stavano convergendo sulla zona per chiudere ogni via di fuga, i malviventi hanno deciso di abbandonare la strada a scorrimento veloce. Si sono infilati nel dedalo di viuzze del comune di Arzano, sperando di far perdere le proprie tracce. La loro corsa è terminata in Quarta Traversa Sette Re, dove i quattro hanno abbandonato il veicolo e si sono dati alla fuga a piedi, dividendosi tra i palazzi.
Gli agenti, però, non hanno mollato la presa. Scesi dall’auto di servizio, si sono lanciati all’inseguimento di uno dei fuggitivi, riuscendo a raggiungerlo e a bloccarlo dopo una breve ma intensa colluttazione. L’uomo, identificato come un 26enne napoletano con un curriculum criminale di tutto rispetto – precedenti specifici per furto aggravato, ricettazione, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali – è stato ammanettato. I suoi tre complici sono invece riusciti a dileguarsi nel buio, ma la loro identificazione potrebbe essere solo questione di tempo.
Le indagini successive hanno permesso di ricostruire l’intera dinamica. L’auto su cui i tre stavano armeggiando nell’area di servizio non era un tentativo di furto, ma il completamento di un’azione già riuscita: era stata rubata pochi istanti prima in via Stanzione a Frattamaggiore. La banda era stata interrotta proprio mentre, probabilmente, si apprestava a sostituirne la centralina.
All’interno del veicolo usato per la fuga, i poliziotti hanno scoperto un vero e proprio arsenale tecnologico per lo scasso: chiavi contraffatte, passe-partout universali, sofisticati generatori di codici per bypassare i sistemi di sicurezza delle auto moderne e diverse centraline già modificate e pronte all’uso. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro. Per il 26enne si sono aperte le porte del carcere, con accuse pesantissime. La caccia ai complici è ora aperta.




















