ROMA (LaPresse) – Dopo la settimana peggiore della sua vita, è arrivato l’ok che vale già una medaglia: Daisy a Berlino ci sarà. La discobola azzurra Osakue, colpita all’occhio nella notte di domenica scorsa a Moncalieri dal lancio di uova di alcuni teppisti ora identificati, ha ricevuto il via libera dei medici per partecipare agli Europei di atletica al via lunedì 6 agosto. Lei, 22 anni e una timidezza che non nasconde, si dice felice: “D’ora in poi voglio tornare alla mia vita normale e fare la mia atletica come ho sempre fatto”.
Daisy Osakue gareggerà a Berlino
Al centro sportivo dell’Acqua Acetosa la Fidal presenta tutta la spedizione con i 91 atleti – un terzo sono naturalizzati o italiani di seconda generazione – ma la primatista italiana under 23 di lancio del disco è la più attesa. Le accuse di aggressione razzista sembrano sfumate. Ma Daisy non dimentica quanto sofferto.”Ieri sono stati presi gli aggressori, ora la legge farà il suo corso, pagheranno per quello che hanno fatto a me e alle altre vittime. Mi spiace per il polverone alzato in questa settimana. Ma sono felice che sia uscito un problema tante volte non considerato e lasciato sotto il tappeto”.
Tra gli azzurri presenti alla rassegna anche Tamberi
A Berlino dal 6 agosto i top non mancheranno: spiccano il campione in carica continentale di salto in alto Gianmarco Tamberi, la campionessa europea dei 400 Libania Grenot, il bronzo mondiale nel salto in alto Alessia Trost e Filippo Tortu. Il velocista milanese è il primo azzurro ad aver corso i centro metri sotto i dieci secondi (9.99) lo scorso 22 giugno a Madrid e suona la carica: “Sto molto bene, ho finito la preparazione in questi giorni. E’ stata una settimana molto tranquilla, ma con tante cose buone. Sono molto fiducioso e voglioso di arrivare a Berlino”. “Il mio obiettivo è di fare il record personale, poi se qualcuno sarà più bravo gli farò un applauso. Vado deciso a battermi per qualcosa di importante”, dice il classe ’98.
Le sensazioni positive ci sono e le conferma anche il numero 1 Fidal Alfio Giomi. “A Berlino ci attende un esame e lo dobbiamo superare. Ci avviciniamo nel migliore dei modi, pensiamo che i ragazzi siano pronti. Quante medaglie? Non ne ho idea, ognuno ha il suo obiettivo. Io sono convinto che sarà una grandissima spedizione ma lo vedremo sul campo”, confessa sorridendo davanti ai suoi ragazzi attesi sabato 4 per la partenza. Daisy ascolta e pensa alla sua finale: dopo l’incubo può già festeggiare.
di Alessandro Banfo