MILANO– Nove secondi e 95 centesimi. È il tempo con il quale Marcell Jacobs è tornato a fare parlare di sé e ad entusiasmare tutti, dal pubblico italiano alla stampa estera. L’atleta che ha riportato l’Italia sul tetto d’Europa nei 100 metri, a 44 anni dal trionfo di Pietro Mennea a Praga e davanti ai due britannici Zharnel Hughes (9″99) e Jeremiah Azu (10″13), è “rimasto l’uomo da battere” per la stampa britannica, mentre per l’Equipe “dà appuntamento a tutti i suoi rivali per le prossime sfide di rilievo: i Mondiali 2023 a Budapest e soprattutto Parigi 2024” e i media tedeschi esaltano la prestazione dell’azzurro definendola “l’affermazione del favorito”.
Oro alle Olimpiadi, ai mondiali indoor e ora anche campione europeo a Monaco, Jacobs è anche, insieme a Giorgio Armani e Federica Pellegrini, tra gli ambassador dell’eccellenza del Made in Italy nel mondo che hanno voluto aderire con una propria testimonianza alla campagna di comunicazione lanciata l’anno scorso dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale in collaborazione con l’Agenzia Ice. “Ha una forma straordinaria l’Italia, modellata dalla natura che è diventata cultura. Ne fa parte il Made in Italy, storia del paese, che non si inventa tutti i giorni e non è semplicemente il risultato di una strategia commerciale. È una storia, complessa e insieme semplice, di maestria artigianale, di senso dell’eleganza e tradizione del gusto, di prontezza innovativa e intelligenza tecnica, di cura del dettaglio e di creatività”, spiega lo stilista che ha fatto il pieno di visualizzazioni arrivando a quota tre 3 milioni con il suo video.
“È la mia esperienza personale – aggiunge – a confermarmi che questo sistema di eccellenze caratterizza il design, la moda, la gioielleria, l’intera filiera della nostra manifattura. Per me l’eccellenza è questa, unire una tradizione di lavoro accurato e sapiente alla qualità estetica della nostra storia. Non sono soltanto le opere d’arte i nostri grandi ambasciatori ma anche tutti quei prodotti che sono alla base della qualità della vita, come il vestire, l’abitare, la capacità di offrire accoglienza dal food al turismo. Così, se devo pensare a quale sia l’obiettivo del made in Italy, direi che è far vivere meglio chi nel mondo lo sceglie”. I contributi filmati sono stati pubblicati sul sito ufficiale madeinitaly.gov.it e vedono protagonisti, oltre a Giorgio Armani, Renzo Rosso, passando per il premio Oscar Mira Sorvino, per il guru della World Music Peter Gabriel fino ad arrivare a fotografi acclamati in tutto il mondo come Sebastião Salgado e senza dimenticare un’altra olimpionica, Federica Pellegrini, e la direttrice generale dell’Organizzazione mondiale del commercio Ngozi Okonjo Iweala. La campagna, curata dalla Pomilio Blumm, è il primo esempio di nation branding mai realizzato per l’Italia attraverso un racconto basato sui sei valori ben precisi: creatività, passione, tradizione, innovazione, stile e diversità.
LaPresse