Atletica, Jacobs si ferma e rilancia: “Posso scendere sotto i 9’77”

Si ferma per rifiatare ma rilancia per provare a stupire ancora. Dopo aver annunciato uno stop fino al 2022 per riprendersi sul piano fisico e nervoso, il campione olimpico dei 100 metri e della staffetta veloce Marcell Jacobs non frena la sua ambizione e punta ad alzare al massimo il livello delle sue prestazioni

ROMA – Si ferma per rifiatare ma rilancia per provare a stupire ancora. Dopo aver annunciato uno stop fino al 2022 per riprendersi sul piano fisico e nervoso, il campione olimpico dei 100 metri e della staffetta veloce Marcell Jacobs non frena la sua ambizione e punta ad alzare al massimo il livello delle sue prestazioni. “Fermarmi dopo Tokyo non è stata una decisione semplicissima, ma questo è un punto di partenza. Nel 2022 ci sono appuntamenti molto importanti, ho alzato l’asticella e per l’anno prossimo voglio arrivare al top del top, confermarmi. Ho bisogno di lavoro e migliorare su alcuni aspetti”, ha dichiarato l’azzurro che conferma di avere le idee molte chiare. A partire dai suoi obiettivi. “Il 9″80 fatto a Tokyo senza vento, forse in condizioni migliori poteva essere anche un 9″77, ma l’obiettivo è, ovviamente, scendere sempre di più. Io non mi pongo limiti, non l’ho mai fatto”, ha ammesso il ragazzo di El Paso che ha stupito il mondo, tanto da finire nel mirino della stampa estera che ha sollevato dubbi sulla ‘regolarità’ delle sue prestazioni adombrando l’ipotesi del doping. E nell’alludere allo staffettista britannico della 4×100 metri Chijindu Udah accusato di aver utilizzato sostanze proibite Jacobs si è preso una parziale rivincita: “Insinuazioni di doping? A me la situazione non ha toccato tanto, so i sacrifici e le batoste che ho passato per arrivare qui e invece me lo voglio godere al 100%. Dopo aver visto l’indagine su Ujah direi che forse è meglio guardare prima in casa propria e poi attaccare gi altri. La cosa mi fa sorridere”, ha aggiunto. Una eventuale positività alle controanalisi del britannico porterebbe alla squalifica dell’intera squadra del Regno Unito e quindi alla perdita della medaglia d’argento che andrebbe al Canada con il bronzo alla Cina.

Jacobs, che ha scelto di non gareggiare più per tutto il 2021 anche a causa di un fastidio al ginocchio che lo ha tormentato in questi mesi, sa che la sua carriera subirà un drastico cambiamento. Adesso è lui l’uomo da battere. Ruolo non facile ma il ‘poliziotto volante’ ha in mente quali siano i passi per progredire e confermarsi il più veloce al mondo. E non esclude anche di tornare a correre sulla distanza doppia. “I 200 metri sono un passaggio importante soprattutto per i 100. Li voglio correre per abbassare il mio tempo sui 200 che risale a qualche anno fa e lavorare sui 100. La gara sui 200 metri la faremo comunque per divertirci e migliorare sullo scatto breve”, ha spiegato. L’obiettivo dunque resta sempre quello, restare il dominatore nella prova regina dell’atletica, distanza nella quale in una manciata di mesi ha migliorato per cinque volte il record italiano e due volte quello europeo. L’ambizione è quella di poter rivivere le stesse emozioni di Tokyo. “La gara che ho fatto posso descriverla in ogni istante, ero la persona più serena al mondo ai blocchi. Non avevo nulla da perdere, ho voluto solo divertirmi. E’ stata una gioia immensa”. Replicare un sogno non sarà facile. Ma per Jacobs non ci sono limiti.

LaPresse

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