Atletica: la Diagonale, 3mila chilometri di solidarietà

NAPOLI – La solidarietà ha incontrato lo sport in una delle sue espressioni più autentiche e commoventi con la “Diagonale”, un progetto benefico che unisce l’Italia da Nord a Sud, attraversando oltre 3000 chilometri di territorio. Questa straordinaria iniziativa, che coniuga il piacere della corsa con l’impegno sociale, ha visto come protagonista Annamaria Cafaro, atleta della squadra Vallo di Diano, che ha risposto con entusiasmo alla chiamata, unendosi a Pasquale Benito e Marco Izzo nella tappa tra Torre Annunziata e Napoli. La “Diagonale” nata dalla mente e dal cuore di Armando Cosentino, Enzino Cornacchia e Claudio Lucchesi, quest’anno è stata suddivisa in due tranche per coprire meglio il vasto percorso. La seconda parte della manifestazione è partita da Santa Maria di Leuca, un luogo simbolico per la sua posizione geografica all’estremo sud del Paese. Il tratto da Vietri di Potenza ad Eboli è stato percorso da Vietri dagli atleti della “Podistica Pollese”: Antonella Carucci, Angela Lapadula, Carla Langone, Anita Zirpoli, Caterina Selvatico, Leonardo Gianì, Mimmo Loviso, Rino Di Leo, Ida Isoldi, Rosetta Donnici, Antonella Pucciarelli, Vittoria Lupo, Lucia Lupo, Vincenzo Gallotto e Fabio Schiavo. Annamaria Cafaro, nonostante un infortunio al ginocchio, ha partecipato con grande dedizione, dimostrando ancora una volta il suo spirito di squadra e il profondo impegno verso una causa nobile. “Siamo ripartiti da Torre Annunziata subito dopo il passaggio del testimone. Ho percorso solo cinque chilometri a causa di un infortunio al ginocchio, ma ho passato il testimone a Pasquale Benito che ha continuato verso la stazione marittima di Napoli, dove insieme abbiamo consegnato il testimone,” ha raccontato con emozione Annamaria Cafaro, aggiungendo che partecipare alla Diagonale la riempie sempre di gioia e orgoglio. “Sono fiera di far parte per la terza volta di questa iniziativa sportiva e solidale. Ogni volta è un’esperienza che arricchisce non solo fisicamente, ma anche umanamente”. Marco Izzo, un altro protagonista di questa straordinaria avventura, ha voluto sottolineare l’importanza della fotografia come strumento per trasmettere valori positivi e l’energia che lo sport può generare. “La passione per lo sport e la fotografia mi ha portato a documentare momenti unici, trasmettendo l’energia e la positività che lo sport è in grado di generare,” ha dichiarato. “Collaboro spesso con eventi sportivi e iniziative di solidarietà come La Diagonale, con l’obiettivo di promuovere un’immagine positiva e inclusiva dello sport. Sono grato al mio amico Vincenzo Santillo per avermi ispirato e sostenuto”. Anche Benito Pasquariello, originario di Ercolano ma residente in provincia di Bergamo, ha preso parte all’evento, portando con sé l’entusiasmo e la determinazione che lo caratterizzano. “Ho corso la Diagonale a Napoli perché ero in ferie ad Ercolano in visita ai miei genitori”, ha spiegato Pasquariello, un atleta esperto noto per le sue imprese nelle ultramaratone, tra cui la celebre Marathon des Sables, e per i suoi successi nelle gare di 24 ore su circuito. “Partecipare a questa iniziativa solidale è stata un’esperienza meravigliosa, che mi ha permesso di conoscere persone fantastiche. Spero di rivederle presto”. Pasquariello è una figura di spicco nel panorama delle ultramaratone, avendo partecipato a numerose competizioni di rilievo. La sua partecipazione alla Marathon des Sables, una gara massacrante di 256 chilometri nel deserto del Marocco, è una testimonianza del suo straordinario spirito di sacrificio e della sua passione per le sfide estreme. Non meno significativi sono i suoi successi nelle gare di 24 ore su circuito, dove ha ottenuto risultati eccezionali che lo hanno portato a rappresentare l’Italia nel campionato europeo a Verona nel 2022. “Ambisco a partecipare al campionato europeo che si terrà in Francia nel 2025,” ha dichiarato con determinazione, ricordando con orgoglio la sua recente vittoria alla 24 ore di Venezia, dove ha percorso 224 chilometri. L’evento ha visto anche la partecipazione virtuale dell’ultramaratoneta Vincenzo Santillo, che si è collegato in videochiamata da Imola per sostenere gli atleti. “La Diagonale è un evento che riesce a unire persone di diverse provenienze e storie personali, creando un legame speciale basato sulla solidarietà e sulla condivisione di valori comuni,” ha commentato Santillo, enfatizzando l’importanza del sostegno reciproco in iniziative di questo tipo. Ad accogliere gli atleti a Napoli, c’era anche il dirigente nazionale della Fidal, Carlo Cantales, che ha voluto testimoniare il valore e la rilevanza di un’iniziativa come la Diagonale, che unisce sport e solidarietà in un viaggio lungo tutto il Paese. La Diagonale rappresenta l’essenza dello sport inteso come strumento di coesione sociale e promozione di valori positivi. E’ un evento che dimostra come lo sport possa essere un veicolo potente per diffondere messaggi di speranza e solidarietà, attraversando confini geografici e abbattendo barriere culturali. La Diagonale continua dunque il suo cammino, portando con sé non solo i chilometri percorsi, ma soprattutto i sorrisi, la gioia e la speranza che nascono dalla condivisione di un progetto comune. Un progetto che, passo dopo passo, chilometro dopo chilometro, unisce l’Italia e le persone, dimostrando che la solidarietà, quando si unisce allo sport, può davvero fare la differenza.

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