Atletica. Peppe Andreozzi, cuore pulsante della Stranormanna

AVERSA – Peppe Andreozzi è il cuore pulsante della Stranormanna, una delle manifestazioni sportive più amate ad Aversa, che ogni anno attira centinaia di partecipanti per una gara su strada di 10 chilometri attraverso le bellezze artistiche della città. La Stranormanna non è solo una competizione, ma un evento che abbraccia valori fondamentali come l’inclusione e la solidarietà, grazie anche a due eventi paralleli: la “Stracanina” e “L’Orda”. In questa intervista, Andreozzi ci racconta il significato profondo di questa manifestazione, l’importanza di coinvolgere i bambini e gli animali, e il suo impegno costante per sensibilizzare la comunità su tematiche sociali e di integrazione.

Peppe, ci avviciniamo alla Stranormanna del 29 settembre, una gara di 10 chilometri che celebra le bellezze artistiche di Aversa. Cosa significa per te essere al centro di questa manifestazione sportiva?

La Stranormanna è una parte fondamentale della mia vita. Ogni anno, organizzare un evento di questa portata è una sfida, ma anche una fonte di enorme soddisfazione. Vedere centinaia di persone correre insieme per le strade della nostra città, attraversando le sue bellezze artistiche e storiche, mi dà una grande gioia. Tuttavia, questa manifestazione non è solo una competizione sportiva. La vedo come un’opportunità per mettere in risalto le potenzialità di Aversa, sia come patrimonio culturale sia come comunità. Inoltre, l’inclusione sociale è un tema a cui tengo molto, e lo sport diventa uno strumento potente per abbattere barriere, creare connessioni e favorire l’integrazione. È un messaggio che voglio trasmettere con ogni edizione della Stranormanna.

Oltre alla gara principale, la Stranormanna include altri due eventi significativi: la “Stracanina” e “L’Orda”. Puoi raccontarci di più su di loro?

Certo! La “Stracanina” e “L’Orda” sono eventi a cui teniamo moltissimo e che rappresentano il cuore della nostra idea di inclusione. La “Stracanina” è dedicata agli amici a quattro zampe, ed è stata pensata per sensibilizzare l’importanza del rapporto tra l’uomo e gli animali. Gli animali non sono semplicemente dei compagni, ma hanno un ruolo essenziale nel supporto psicologico e nella vita quotidiana di tante persone, specialmente quelle più fragili. Attraverso questo evento vogliamo promuovere il rispetto e l’attenzione verso di loro. “L’Orda”, invece, è un’iniziativa rivolta ai bambini, ed è diventata una parte centrale del nostro lavoro di sensibilizzazione. Collaboriamo attivamente con le scuole pubbliche e private della città per portare nelle classi il tema dell’inclusione. Parliamo ai più piccoli dell’importanza di essere aperti e di comprendere le persone con disabilità. Credo fermamente che i bambini abbiano una capacità straordinaria di accettare e interagire con la diversità. Far crescere in loro questi valori è fondamentale, e tramite “L’Orda” speriamo di costruire un futuro più empatico e inclusivo.

Parlando di inclusione, sembra che abbiate avuto un grande successo nel coinvolgere le scuole. Come rispondono i bambini a questi temi?

I bambini sono davvero incredibili, e ogni volta mi sorprendono con la loro sensibilità e apertura. Quando ci siamo rivolti alle scuole per parlare di inclusione, non sapevamo esattamente quale sarebbe stata la reazione. E invece, sono stati entusiasti. Abbiamo organizzato incontri nelle scuole pubbliche e private per raccontare l’importanza di piccoli gesti verso le persone con disabilità e, soprattutto, abbiamo cercato di far capire quanto frequentarle possa arricchire la vita di chiunque. I bambini capiscono immediatamente il concetto di solidarietà e accettazione, a volte meglio degli adulti. E poi, vivere questi momenti con loro è stato per noi adulti un grande insegnamento. Attraverso i loro occhi abbiamo imparato a ridimensionare i problemi che affrontiamo ogni giorno e a concentrarci su ciò che veramente conta. E non solo verso le persone, ma anche verso gli animali, che ricoprono un ruolo importante nel benessere umano.

Hai menzionato la “Stracanina”, che coinvolge anche figure importanti come Antonino Cunsolo e Armando Iorio. Che ruolo hanno in questa manifestazione?

Antonino Cunsolo e Armando Iorio sono due figure centrali nel nostro progetto. Antonino è un addestratore cinofilo della Guardia di Finanza e ha una competenza straordinaria nella gestione dei cani. Grazie a lui, la “Stracanina” non è solo una passeggiata con i cani, ma un’occasione per educare i partecipanti sull’importanza del rispetto verso gli animali e sull’incredibile legame che si crea con loro. Armando Iorio, sottufficiale della Guardia di Finanza, ha invece un ruolo fondamentale nella gestione della gara dei bambini. Sono entrambi delle persone di grande cuore e professionalità, che sanno prendersi cura sia degli animali che dei più piccoli con pazienza, affetto e dedizione. Grazie a loro, i genitori e i proprietari di cani possono partecipare con la certezza che i loro figli e cuccioli siano in mani sicure.

Cosa speri che questa edizione della Stranormanna lasci ai partecipanti e alla città di Aversa?

Il mio più grande desiderio è che la Stranormanna continui a crescere come simbolo di inclusione, sport e bellezza. Vorrei che ogni partecipante si sentisse parte di qualcosa di più grande di una semplice gara, che possa portarsi a casa non solo il ricordo di una bella giornata sportiva, ma anche un messaggio di apertura e di accoglienza. Ogni anno puntiamo a migliorare l’organizzazione, ma ciò che mi interessa di più è l’impatto che la manifestazione ha sulla comunità. Se anche solo una persona, dopo aver partecipato, guarda il prossimo con più empatia, o capisce quanto sia importante accogliere la diversità e prendersi cura degli altri, allora possiamo dire di aver raggiunto il nostro obiettivo. E spero che la città di Aversa continui a sostenere questa iniziativa, facendola crescere e diventando un esempio di inclusione per altre realtà.

Grazie, Peppe. Non vediamo l’ora di partecipare a questa splendida giornata di sport e inclusione.

Grazie a voi! Ci vediamo il 22 e il 29 settembre per due giornate di sport, divertimento e, soprattutto, condivisione. Sarà un momento speciale per tutti, e non vedo l’ora di viverlo insieme a voi e alla città.

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