Atletica, Simeoni: sono contenta di me, ma il salto d’oro non mi ha cambiata

"Sono contenta di me, ma quel salto non mi ha cambiata". Sara Simeoni, 42 anni dopo il salto d'oro di Mosca, non nasconde l'emozione"

Foto LaPresse

TRENTO – “Sono contenta di me, ma quel salto non mi ha cambiata”. Sara Simeoni, 42 anni dopo il salto d’oro di Mosca, non nasconde l’emozione. Dal palco del Festival dello sport di Trento, la leggenda del salto in alto racconta le sue Olimpiadi: da Monaco a Los Angeles a Mosca. “Impossibile dimenticare l’America, ero portabandiera – ricorda -. Avevo problemi a un tendine, non riuscivo a camminare. Se mi avessero detto che avrei vinto l’argento non ci avrei creduto. Mi sono sentita miracolata”.

“Io vivo alla giornata, nello sport ci sono stati moltissimi cambiamenti. Oggi non riuscirei a saltare e poi ad andare sui social a pubblicarlo. Così mi fate passare per una cariatide”. Sara Simeoni, salto d’oro alle Olimpiadi di Mosca, dal palco del Festival dello sport di Trento risponde così a chi, applaudendo, le ricorda che nel 2014 il Coni l’ha nominata donna del secolo per lo sport italiano.

“Da piccola – continua – volevo danzare, mi avevano ispirato le gemelle Kessler. Alle medie mi si è presentata la possibilità di fare atletica, non c’era più il problema della statura eccessiva. Erano comunque anni difficili ma divertenti, erano tempi pionieristici. Con lo sport viaggiavo, potevo uscire dal mio paesino”.

(LaPresse)

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