Attacco frontale contro Israele, migliaia di missili da Gaza

GERUSALEMME – Una serie di eventi sconvolgenti ha scosso Israele questa mattina, quando le sirene di allarme hanno risuonato nella zona centrale e nel sud del Paese, fino a Gaza. E’ stato il segnale di un nutrito lancio di razzi provenienti dalla Striscia di Gaza, con parte di essi intercettati dalle batterie di difesa israeliane Iron Dome, ma altri che hanno colpito diverse parti del territorio israeliano. L’attacco ha avuto inizio mentre i bambini si stavano recando a scuola, causando paura e confusione tra la popolazione.

L’organizzazione militante palestinese Hamas ha subito rivendicato la responsabilità dell’attacco, ribattezzandolo “Alluvione al-Aqsa” e dichiarando di aver lanciato ben 5.000 razzi in direzione di Israele. Questo rappresenta un escalation significativa delle tensioni nella regione, con il capo dell’ala militare di Hamas a Gaza, Mohammad Deif, che ha affermato: “Abbiamo avvisato più volte il nemico sionista, ma abbiamo sempre ricevuto rifiuti come risposta”.

In risposta agli attacchi, Israele ha dichiarato uno “stato di allerta di guerra”. Il portavoce militare israeliano ha dichiarato che “l’organizzazione terroristica di Hamas ha iniziato un massiccio lancio di razzi verso il territorio israeliano in diversi luoghi”. Inoltre, Israele ha richiamato riservisti e ha mobilitato unità scelte della polizia, che sono state inviate nella zona degli scontri. Posti di blocco sono stati eretti sulle principali arterie stradali tra il sud e il centro del Paese. Misure di sicurezza sono state approntate anche lungo la linea di demarcazione con la Cisgiordania e nelle città israeliane a popolazione mista di ebrei e arabi.

Nel frattempo, si sono diffuse immagini, la cui autenticità non è stata ancora confermata, che mostrano miliziani palestinesi in volo da Gaza verso Israele con deltaplani. Si è verificata anche un’infiltrazione di terroristi da Gaza in territorio israeliano, portando a una dichiarazione da parte dell’esercito israeliano che ha invitato gli abitanti della zona a rimanere nelle loro abitazioni.

Purtroppo, ci sono state segnalazioni di vittime tra i civili, ma al momento il numero esatto delle vittime non è stato confermato. La situazione in corso è estremamente fluida e in evoluzione, con il capo della polizia israeliana, Yaakov Shabtai, che ha affermato: “Siamo in uno stato di guerra. Abbiamo 21 episodi in corso nel sud del Paese”.

La comunità internazionale sta seguendo da vicino gli sviluppi di questa nuova escalation di violenza tra Israele e Gaza e sta cercando di mediare per porre fine a questa pericolosa crisi. Tuttavia, al momento, la situazione rimane altamente tesa, e la paura e l’incertezza si sono diffuse tra i residenti delle aree coinvolte.

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