L’intensificarsi del conflitto tra Israele e Hamas continua a mietere vittime e ad alimentare tensioni nella regione. Un bombardamento aereo israeliano ha colpito una tendopoli nell’area di Tal as-Sultan, situata a Rafah, causando decine di vittime tra la popolazione civile.
Parallelamente, nel centro di Israele, le sirene antimissilistiche sono tornate a suonare in seguito a un massiccio attacco missilistico su Tel Aviv lanciato dalle Brigate Qassam, l’ala militare di Hamas. La popolazione israeliana è corsa nei rifugi, mentre i sistemi di difesa aerea cercavano di intercettare i razzi in arrivo.
Nel frattempo, camion carichi di aiuti umanitari sono entrati nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom, un’operazione coordinata nonostante l’intensità dei combattimenti. Tuttavia, gli aiuti non sembrano sufficienti a far fronte all’emergenza umanitaria che si sta profilando nella regione, con migliaia di sfollati e infrastrutture gravemente danneggiate.
Nell’attacco a Rafah, l’esercito israeliano ha reso noto di aver ucciso due alti comandanti dell’organizzazione.
Sul fronte diplomatico, sono previsti nuovi colloqui al Cairo per cercare di negoziare un cessate il fuoco. Tuttavia, le prospettive di successo sembrano ridursi dopo che il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rigettato le richieste del leader di Hamas riguardanti un accordo sugli ostaggi. “Vogliono rimanere a Gaza, non sarà mai così”, ha dichiarato Netanyahu, escludendo qualsiasi concessione che permetta ai militanti di Hamas di continuare le loro attività nella Striscia.