CARACAS – Era il momento del discorso sulla Avenida Bolivar. all’improvviso delle esplosioni, due secondo le testimonianze e come verrà poi confermato più tardi delle autorità. Si è trattato di attentato, nessun dubbio. Obiettivo il presidente venezuelano Nicolas Maduro.
La dinamica dell’attentato
Il pericolo è arrivato dall’alto in quanto gli attentatori hanno utilizzato droni carichi di esplosivo, la cui deflagrazione ha provocato il ferimento di sette persone. Incolume il numero uno venezuelano a seguito di quell’attacco per il quale è già arrivata una rivendicazione da parte del semisconosciuto gruppo ‘Soldati in t-shirt’. I media venezuelani hanno chiarito la dinamica dell’accaduto. Due come detto le esplosioni, una verificatasi sullo stesso palco dove si trovava Maduro e un’altra nella zona dove si stava svolgendo la parata militare. Dopo l’attacco, diversi militari hanno preso posizione nei punti nevralgici della zona della Avenida Bolivar, controllando la zona in lungo e in largo. Il tutto è avvenuto in diretta radio e tv, anche se subito dopo le esplosioni le trasmissioni sono state immediatamente interrotte. Non prima però di aver mostrato le immagini della messa in sicurezza di Maduro e il successivo schieramento dei militari pronti all’attacco.
Le reazioni ed una prima rivendicazione
Il numero uno venezuelano ha indicato la Colombia come responsabile ma, come detto, è stato il piccolo ‘Soldati in t-shirt’ a rivendicare la matrice dell’attentato. Lo ha fatto con un tweet chiarendo l’intenzione di colpire il presidente con due droni carichi di esplosivo. Obiettivo a quanto pare non centrato perché gli stessi sarebbero stati abbattuti dai soldati prima di andare a segno. Grazie alle indagini partite subito dopo la grande paura, alcuni dei responsabili sono stati catturati. Lo ha dichiarato lo stesso capo dello Stato in un discorso alla nazione sostenendo inoltre che, secondo le sue valutazioni, il responsabile del fallito attentato sia il presidente della Colombia, Juan Manuel Santos. E con lui la frangia di estrema destra antigovernativa venezuelana.
