Atti persecutori reiterati alla moglie, arrestato il direttore di un giornale

Giovanni Aruta

ARZANO – Atti persecutori e reiterazione del reato: Giovanni Aruta, giornalista e direttore del mensile Prospettive, è stato posto agli arresti domiciliari su provvedimento cautelare emesso dal Tribunale di Napoli Nord. L’ordinanza è stata eseguita dai carabinieri della Tenenza locale, su delega della Procura, che ha raccolto gravi indizi di reato e riscontri concreti sulla base della denuncia della vittima. Secondo quanto emerge, la donna sarebbe stata sostenuta dall’associazione antiviolenza “Donne Insieme”, il cui intervento si è rivelato cruciale nella fase di denuncia e nella ricostruzione dei fatti. I carabinieri hanno disposto provvedimenti anche nei confronti di altri indagati.

Giovanni Aruta, dipendente e sindacalista di Atitech, non è nuovo a vicende giudiziarie. Già nel dicembre 2022, la Corte di Cassazione lo aveva condannato a due anni e due mesi di reclusione per maltrattamenti aggravati in famiglia e lesioni, reati commessi nei confronti della moglie alla presenza del figlio minorenne. La vicenda aveva avuto ripercussioni anche sul piano professionale: Aruta era stato sospeso per tre mesi dall’Ordine dei Giornalisti e dalla Figc, dove ricopriva il ruolo di osservatore arbitrale per la Sezione di Frattamaggiore. Le sanzioni riflettevano la gravità dei fatti, già all’epoca oggetto di profonda indignazione da parte dell’opinione pubblica.

In seguito al nuovo arresto, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, ha disposto la sospensione immediata di Aruta dall’Albo dei giornalisti. Il provvedimento è stato adottato in base alla legge ordinistica n. 69 del 1963, che regola la deontologia e la disciplina degli iscritti all’Ordine. Nel frattempo, si attende l’interrogatorio di garanzia, che determinerà se l’arresto domiciliare sarà confermato o trasformato in detenzione carceraria. Non si esclude, in alternativa, l’applicazione del braccialetto elettronico per il monitoraggio dell’indagato.

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