SYDNEY – Il premier australiano Scott Morrison ha annunciato la riapertura del controverso centro di detenzione per migranti sull’isola di Natale, deciso a rendere più dura la propria linea politica dopo una sconfitta in Parlamento e in vista delle elezioni. Morrison ha approvato la riapertura della struttura, chiusa un mese fa. Affermando che nuove leggi aumenterebbero il numero di persone che tenteranno di arrivare illegalmente in Australia.
Scoppia la polemica, cosa prevede la legge
Martedì e mercoledì il Parlamento ha infatti ignorato gli avvertimenti del governo. E approvato una legge che apre la porta per trattamenti medici a circa mille profughi che si trovano nei centri di Nauru e Manus, se i trasferimenti saranno chiesti da due medici o più.
È la prima volta che il governo perde un voto su una propria legge alla Camera. Morrison ha promesso che il suo governo adotterà “al 100%” una serie di raccomandazione dei servizi di sicurezza. Per rafforzare gli sforzi per impedire l’arrivo di migranti e richiedenti asilo via mare.
Riapre il centro sull’isola di Natale
Non ha precisato invece quali saranno tali misure, annunciando solo la riapertura del campo dell’Isola di Natale, territorio remoto a circa 2.300 chilometri da Perth. Le autorità locali hanno tuttavia contestato la sua affermazione, dicendo che le loro strutture sanitarie sono limitate e inadeguate.
Le difficili condizioni dei richiedenti asilo in Australia
Le politiche del governo sull’immigrazione sono sotto i riflettori, in vista delle elezioni generali di maggio. Migliaia di richiedenti asilo sono rimasti per anni nei centri di Manus e Nauru, in condizioni condannate dalle Nazioni unite e dalle organizzazioni per i diritti umani. Una decina di persone è già morta nei campi e varie persone hanno tentato il suicidio, anche dei bambini.
(LaPresse/AFP)