TORINO – Berrettini, Sonego, Giorgi, Trevisan e Bronzetti avanti. Paolini, Fognini e il lucky loser Caruso subito fuori. E’ agrodolce il bilancio della pattuglia italiana a Melbourne al termine della prima giornata di un Australian Open che, non senza fatica, prova a dimenticare la telenovela delle ultime due settimane legata al caso Novak Djokovic. Aspettando il debutto di Daniil Medvedev, che senza l’ostacolo rappresentato da Nole diventa il favorito d’obbligo per aggiudicarsi il primo Slam della stagione, non deludono gli altri big, da Rafa Nadal, che ha superato agevolmente l’americano Giron (6-1, 6-4, 6-2), fino a Sascha Zverev, che ha sprecato qualche energia in più per avere ragione di Altmaier nel derby tedesco vinto in oltre due ore e mezza di gioco con il punteggio di 7-6 (3), 6-1, 7-6 (1).
L’Italtennis può godersi il trionfo, non senza difficoltà, di Matteo Berrettini, che ha avuto ragione di Brandon Nakashima, 20enne californiano di San Diego, n.68 ATP, all’esordio assoluto a Melbourne, in quattro set, in una partita che come da pronostico si è rivelata complicata per l’avversario ostico ma soprattutto per il mal di stomaco (la firma sull’obiettivo ‘Imodium grazie’ dice tutto) che ha colpito il giocatore romano. Il tennista 25enne, che con l’esclusione di Novak Djokovic può contare su un tabellone sulla carta più agevole, troverà al secondo turno un altro tennista a stelle e strisce, Sfefan Kozlov, n.169 del ranking, in tabellone grazie ad una wild card. Ha avuto un compito più agevole invece Lorenzo Sonego, che ha superato (7-5, 6-3, 6-3) l’altro statunitense Sam Querry, n.110 del ranking, in poco meno di due ore e un quarto. Il piemontese attende ora il tedesco Oscar Otte, n. 96 Atp, per la prima volta al via dello Slam Down Under. Debutto amaro invece per Fabio Fognini, che nonostante il sorteggio morbido contro l’olandese Tallon Griekspoor, 25enne di Haarlem, n.62 del ranking, si è arreso in tre set (6-1, 6-4, 6-4) in meno di due ore di gioco, condizionato da un problema alla spalla destra che non si è risolto neanche con il medical time out. E’ già finita anche l’avventura australiana di Salvatore Caruso, ripescato come lucky loser dopo l’esclusione di Djokovic. Il 29enne di Avola, n. 146 della classifica Atp, ha alzato bandiera bianca in poco meno di due ore contro il serbo Miomir Kecmanovic (6-4, 6-2, 6-1).
Nel torneo femminile, Camila Giorgi rientra nel migliore dei modi dopo uno stop di quasi tre mesi liquidando in meno di un’ora e un quarto, con un 6-4, 6-0, la russa Anastasia Potapova, 20enne di Satov, n.68 WTA, mai affrontata prima in carriera. Al secondo turno l’azzurra, n. 33 del ranking e 30 del seeding, troverà dall’altra parte della rete la ceca Tereza Martincova (sfida inedita), 27enne di Praga, n.47 del ranking, alla sua prima esperienza allo Slam aussie. L’impresa di giornata porta però la firma di Lucia Bronzetti, promossa dalle qualificazioni e all’esordio nello Slam di Melbourne. La 23enne di Villa Verucchio, n.142 WTA (best ranking proprio questa settimana), ha battuto in rimonta 3-6, 6-2, 6-3, in un’ora e 49 minuti di gioco, l’altra russa Varvara Gracheva, n.78 del ranking, guadagnandosi al secondo turno la sfida con la regina del ranking Wta, nonché padrona di casa, Asheleigh Barty. Sorride anche Martina Trevisan, che si è sbarazzata in due set (6-2, 6-3) della lucky loser giapponese Nao Hibino. Al prossimo turno sulla sua strada la forte spagnola Paula Badosa, che ha eliminato l’australiana Ajla Tomljanovic, fidanzata di Matteo Berrettini. Il ko di Jasmine Paolini evita infine l’en plein al femminile. La 26enne di Castenuovo di Garfagnana, n.52 WTA, è stata sconfitta per 6-1, 6-3, in appena un’ora e dieci minuti, dalla rumena Elena-Gabriela Ruse, n.72 del ranking.
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