Migranti, l’Austria insiste sulla riforma d’asilo Ue: “Centri in paesi terzi”

Austria insiste sulla riforma asilo Ue: Centri in paesi terzi. Un cambiamento delle regole della politica europea in materia di migrazione, in modo che in futuro non sia più possibile (o quasi) presentare una domanda d'asilo in territorio Ue.

AFP PHOTO / Rene Gomolj

VIENNA (LaPresse/AFP) – Austria insiste sulla riforma asilo Ue: Centri in paesi terzi. Un cambiamento delle regole della politica europea in materia di migrazione. In modo che in futuro non sia più possibile (o quasi) presentare una domanda d’asilo in territorio Ue. È la proposta dell’Austria, presidente di turno del Consiglio europeo, confermata oggi dal ministro dell’Interno Herbert Kickl. “Sarebbe un buon progetto”, ha detto l’esponente del partito di estrema destra Fpö in conferenza stampa. Secondo lui, qualsiasi altra soluzione “inciterebbe i contrabbandieri a dire: ‘Prendo i tuoi soldi per portarti nell’Unione europea, perché hai la garanzia di poter richiedere asilo con una probabilità molto, molto bassa di essere rimandato indietro'”, ha spiegato Kickl.

Il ministro dell’interno austriaco Herbert Kickl dice la sua sui migranti

Il problema dell’immigrazione e il futuro del diritto di asilo in Europa, fonte di tensione tra i 28, saranno all’ordine del giorno di un vertice dei ministri dell’Interno Ue giovedì a Innsbruck. Kickl terrà anche colloqui bilaterali e trilaterali con il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini. E con il tedesco Horst Seehofer. Nella proposta avanzata dall’Austria, le domande di asilo sarebbero registrate nei campi profughi in Paesi ‘terzi’ fuori dall’Europa. Solo i cittadini di Stati confinanti con l’Ue potrebbero richiedere asilo in Europa. Il ministro austriaco ha assicurato di non vedere alcuna infrazione alla Convenzione di Ginevra sui rifugiati. “Non vedo scritto da nessuna parte” in quel testo “che l’Europa debba essere responsabile delle richieste di asilo da parte di persone provenienti da aree lontane migliaia di chilometri”.

La proposta sviluppata dalla presidenza austriaca

La proposta di modificare le regole di asilo Ue è stata sviluppata in un documento di lavoro della presidenza austriaca. Che è datato all’inizio di luglio, inizialmente riservato e pubblicato nei giorni scorsi. Il documento sottolinea che, tra i richiedenti asilo, “molti sono particolarmente sensibili alle ideologie ostili alla libertà o che promuovono la violenza”. L’idea sarebbe quella di garantire l’asilo solo a “coloro che rispettano i valori dell’Ue, i suoi diritti e le libertà fondamentali”. A breve termine, il ministro austriaco ha detto che intende proporre ai suoi colleghi a Innsbruck l’istituzione, in Stati volontari al di fuori dell’Ue, di “centri di ritorno” per persone a cui viene rifiutata la richiesta di asilo e che non possono essere immediatamente rimpatriate.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome