ROMA – Incentivi finiti per le auto a benzina e diesel. Gli ‘aiuti’ per l’acquisto di autovetture, riaperti da poco tempo, sono andati a ruba. Ma restano ancora disponibili i fondi per le auto elettriche e le ibride plug-in. La piattaforma ‘eco-bonus – l’incentivo per la mobilità sostenibile’ – (ecobonus.mise.gov.it messa in piedi dal ministero dello Sviluppo economico per gestire lo strumento – mostra la fine delle risorse per quelle due categorie, mentre per le elettriche pure sono ancora disponibili più di 187 milioni di euro, e oltre 202 milioni per le ibride plug-in.
La fine degli incentivi per questo tipo di mezzi (170 milioni) era nell’aria. Si tratta di auto che hanno emissioni comprese nella fascia tra 61 e 135 grammi di CO2 al chilometro e con prezzo di listino non superiore a 35mila euro. Per questa categoria il contributo previsto era di 2mila euro che si otteneva soltanto attraverso la rottamazione. Questo ‘eco-bonus’ avrebbe quindi portato alla sostituzione di 85mila mezzi più inquinanti, con altri modelli – sempre a motore endotermico – ma minori emissioni. Sono di fatto finiti anche gli incentivi (10 milioni) pensati per l’acquisto di motocicli non elettrici.
Il quadro – descritto sulla piattaforma grazie a dei semafori che indicano, in base al colore, la disponibilità residua – è diverso per gli incentivi alle auto elettriche pure, con emissioni comprese tra 0 e 20 grammi di CO2, e per le ibride plug-in (quelle che sfruttano la frenata per ricaricarsi) con emissioni comprese tra 21 e 60 grammi di CO2. Per le elettriche pure ci sono infatti ancora più di 187 milioni dei 220 stanziati; mentre per le ibride plug-in la disponibilità è di oltre 202 milioni sui 225 previsti.
Il via libera agli incentivi sulla piattaforma (dove i concessionari prenotano i contributi) era iniziato il 25 maggio. Il totale delle risorse stanziate era di 650 milioni; cifra che vale sia per quest’anno che per il 2023 e il 2024. I fondi – veniva spiegato – “rientrano tra le risorse approvate dal governo nel Fondo automotive per il quale è stata prevista una dotazione finanziaria complessiva di 8,7 miliardi di euro fino al 2030”.
di Tommaso Tetro